333 …mezzo diavolo – Lovadina

333 ...mezzo diavolo - Lovadina

Incessante , possente, ….affascinante il ritmo   veloce . Poco più di 60 minuti  di  sforzo intenso  attraversando le sensazioni uniche del
triathlon .
L’acqua fresca ti regala un deciso e brusco risveglio.  Pochi minuti e  già sei impegnato a lottare in una tonnara di
braccia , gambe …corpi che cercano un piccolo fazzoletto di acqua libero per
creare il proprio  ritmo  dando regolarità a respirazione, bracciata
riportando il cuore  a livelli più
tranquilli  e comunque lontano dalla
gola.
L’affanno  torna  negli ultimi metri accentuandosi ancor più
nella zona cambio, ma è già diverso, ora puoi respirare a  piacimento . 
Tutto concentrato  nel minor tempo
possibile , poche azioni schematiche, un ordine ben preciso senza neanche  pensare …..automatismi.
La corsa verso l’uscita accompagnano il proprio mezzo
ciclistico tenendolo delicatamente dalla sella .
La linea gialla ….. in “groppa” , piedi nelle scarpe già in
posizione orizzontale grazie al sapiente uso degli elastici.  Via verso al carosello ciclistico che ti , mi,
schianterà le gambe .
Non piove , dalle 9 non ha più ripreso e la strada ha avuto
il tempo di asciugarsi .
Gambe “imbombite” , cuore in affanno ,  mi sfilano un paio  .
-vieni  , mi invita il
secondo,   mi attacco , gli do anche il
cambio ma quando ripassa non lo tengo .
Si posiziona 20 metri avanti  raggiungendo un paio di ciclisti …..rimangono
lì.
         
Dai Andrea, 
spinge la mente ,   -dai
Richiesta di sforzo esaudita , mi avvicino e sfruttando un
po’ la frenata ritardata  all’ingresso
della curva, mi attacco a quello  che si
è già trasformato in un gruppetto . Farò 
il mio dovere , non ho la faccia tosta di stare  sempre dietro,  cercando il più possibile di non passare
oltre.  
20 km di sofferenza per me , quelle velocità sono alte e
sopratutto  soffro i  cambi ritmo, le sparate di qualche ciclista. Resisto  mentre pian piano recuperiamo e raggiungiamo
il primo gruppo.
Mi porto tra i primi per affrontare  la zona cambio senza rimanere intruppato .
Riscattano gli automatismi, più semplice  e  veloce il T2  ma sempre e comunque propenso nel perdere meno
secondi possibili . Si schizza fuori come dardi scoccati da un arco lanciandosi
nella corsa . 5 km furibondi su uno sterrato ondulato . Cuore  in gola dal primo all’ultimo,  respiro già con la bocca nonostante l’uso del
mio dilatatore nasale Dan-Air  (per i
miracoli rivolgersi  più in alto) . 
C’è la magia,  sento
il fisico , lo respiro , lo vivo.
Gli chiedo di più quando ho già  la sensazione di essere oltre,   percepisco una chiara risposta.
Un ritmo veloce, potente , la sensazione muscolare delle
gambe che spingono ,  leggerezza e
rotondità di movimento mi  accompagnano 
mentre gli occhi mettono nel mirino prima lui e poi l’altro. Sorpassi ,
lotte  tattiche psicologiche ….. uno
spettacolo .
Vado forte***  e la
sensazione che ne scaturisce è a dir poco fantastica . E’ un misto di
sentire/vivere il proprio fisico avvolta da sensazioni  , da rumori 
che ti entrano dentro accompagnandoti , dandoti il ritmo …..il leggero
ma sicuro  appoggio del piede, la cadenzato
del respiro , l’aria  che scivola nel tuo
viso incanalandosi nelle orecchie regalandoti quella sensazione di velocità,  la vista del tuo passo disteso fluido è una
conferma come lo è l’arco di finisher 
che passo dopo passo si avvicina .
Mi stupisco sempre del “ riazzerare” , di come la fatica (per
me molta)  accusata nella frazione
ciclistica possa  magicamente sparire
dopo pochi passi di corsa …..seppellita dalle sensazioni  podistiche .
Il duello con un avversario 
si risolve nelle  ultime centinaia
di metri a suo favore …. Onore a lui ….. l’arrivo tra gli applausi della gente,
 la voce del Daddo-cronista, che annuncia
il mio nome, sanciscono il momento in cui la tensione può scemare lasciando la
possibilità ai muscoli di rilassarsi mentre il respiro si impegna nel rientrare
nei ranghi della normalità .
Il sorriso , i complimenti  vicendevoli con i compagni di squadra  e  la
mia figura di burlone è già tornata ad essere protagonista .
1h 02’ 04”  , credo  di non aver mai raggiunto certi ritmi.  Pur riconoscendo e sentendomi addosso uno
stato di forma invidiabile mi sorprendo positivamente
La bellezza di saltare da una competizione sprint ad una
sulla lunga distanza e viceversa senza avere impatti mentali e riuscendo  bene in entrambe , pur essendo  completamente agli antipodi, mi da una grande
forza.
Muscoli bianchi …muscoli rossi  …..forse rosa ?  J
E’ respirare 
soddisfazione , viversi,  
mantenere la  sete .
Ma c’è ancora la ciliegina sulla torta da mangiare .
I Campionati Italiani a squadre, un  momento di aggregazione ….. diverso da una
classica trasferta .
Uniscono in un modo molto più forte , donano complicità di
sforzo, strategia, aiuto tra compagni di squadra oltre che ad uno spirito di
squadra molto più forte.
E’ un occasione per stare insieme, per trovarsi allegramente
tutti attorno allo stesso tavolo di un osteria che, in questo caso , non ha il
classico menù da atleti ,  ma che alla
fine  viste le distanze brevi della gara
non crea  difficoltà…… per 
essere squadra  e, lo dico con
soddisfazione, ci siamo riusciti  molto
bene .
Dispiace per chi non ha capito , per chi  mi…. mo…. ma…… ecc. ecc.  ma si sono persi un grande week end  oltre a non aver pensato (non generalizzo )
che ogni tanto lo sforzo va fatto anche per la squadra che nel corso dell’anno
si impegna per dare/fare qualcosa per gli atleti .
Domenica piove , ma non 
come sabato , piove ininterrottamente ;  temperatura leggermente più calda  ma preferivo  Sabato.   
4  le squadre in
partenza :
Staffetta  P greco x
3,14 : Pavani/Lazzarini/Assirelli/Rinaldi
Squadra 7 bis : Cremonini/Novali/Imbriani/Di Giorgio
Squadra 13,7 : Gottarelli/Paladini/Cesari
Semprini/Dirani/Fusconi
Squadra 28 : Piemonti/Maroni/Grenzi
Sono nella squadra di punta che, nonostante le minacce del
Sig. Fusconi in pre partenza,  non si
scompone mantenendo una sicurezza  di
ruolo invidiabile.
E’  molto equilibrata e
ha una tattica ben  precisa :
Nuoto : l’importante è fare un punto di riferimento per
Imbriani  se no va a zonzo per il lago .
Crema chiede di avvantaggiarsi perché ha la zona cambio
lenta e deve mettersi i calzini
Novali  dice che lui
anticiperà tutti perché vuole tentare il record del mondo ed inoltre in zona
cambio si vede vestire a cipolla 7 strati perché è freddo
Pronti via , Novali e Crema davanti , imbriani ed io dietro
con lui esterno .
Imbria parte a razzo staccandomi di un intero corpo nei
primi 100 metri  poi si impianta prima
della boa dei 200 metri scarsi nella quale lo passo  all’interno.
Lo attendiamo  io e Cremonini  a qualche metro di distanza  fino alla penultima boa quando  avrà la strada segnata dalla squadra dei Los
Tigres che lo ha raggiunto .
Bici :  sotto l’acqua battente
e asfalto ben annaffiato . Tira Novali per tutti e 20 i km . Noi gli facciamo
da freno evitando una media  oraria imbarazzante
. Ogni tanto gli diamo un  urlo per
evitare che scappi . Tutti e tre gli uomini in scia bevono litri di acqua
alzati dalle ruote altrui. Cremonini riesce a far cadere la catena  dopo lo strappo in salita, come non è ancora
chiaro, lasciamo un minuto e oltre agli avversari  ma poi ci ributtiamo giù pedalando ancora più
forte.  Negli ultimi km  ho l’opportunità di trovar da dire con un atleta
solitario perso  da un’altra squadra  per l’insano e on corretto visio di inserirsi
nella nostra.  
         
togliti dal mezzo,  non puoi, non sei del nostro team
Con me non proferiva parola, faceva finta di niente per poi
lamentarsi con Cremonini
         
Lui lascia il buco
         
…ma cazzo te ne frega ….porca troia
Corsa: Novali compiuto il suo dovere si ferma  in modo da non mostrare le carenze podistiche
(dolore al tallone )  mentre il trio
restante produce una prestazione maxi nella frazione  divenuta quasi un  trail.
La pioggia , il freddo 
alla fine (come sempre capita) donano  quel tocco in più alla competizione  mentre il 
percorso sterrato reso fangoso dalla pioggia è stato (parere personale)
la vera ciliegina sulla torta.
 1h 06’ 12”  … forte 
viste le condizioni  e la caduta della
catena  alla quale però non ci
attacchiamo .
Soddisfazione , sorrisi , prese in giro tra squadre ,  pranzo sotto al tendone , doccia e via ognuno
verso la propria strada.
Un caffè e le classifiche esposte chiudono lo splendido week
end  Surfing Shop di Lovadina
Squadra 7 bis  58°
assoluta
Squadra 13,7  78°
assoluta
Squadra 142  142°
assoluta
Staffetta   squalificata per disattenzione di un atleta
che manterremo segreto ma anche no Rinaldi Matteo
Il sorriso è sulla bocca di tutti mentre dentro c’è qualcosa
di più
Da Lovadina è tutto
Per il Surfing Shop Triathlon
Andrea Pelo di Giorgio ……Tana Liberi Tutti
Ps: si ringraziano Anna Salmi , il Sig, Rinaldi,  la Sig. Semprini, Barbara Grenzi,  Massimiliano Conti , moglie e figlia
Valentina  per la preziosa  collaborazione/partecipazione alla festa
Surfing Shop
Ps2: un sorriso all’impiegata della piscina che dopo avermi
chiesto numero , nome e congome ha scritto sul registro 333 Mezzo Diavolo
*** forte : unità di misura personale