Alfredo Bulldog Inglese,
perchè chi come me ha provato a condividere parte della sua vita con un bulldog inglese sa quanta dipendenza quel buffo 4 zampe è in grado di iniettare  con la sua vita apparentemente lontana da qualsiasi logica fisica e comportamentale.
Ma è così, è una specie di droga positiva tanto desiderata che subito dopo la serena dipartita di #Matilda ci siamo mossi per riempire quel vuoto lasciato dalla bimba inglese; l’ultima di uno squadrone di 4.
Il pensiero è andato sull’adozione, vero non hai lo spettacolo di cucciolo da spupazzare che cresce a “tua immagine e somiglianza” ma hai sicuramente qualcosa di diverso di più intenso nel bene che lui riverserà su di te.
L’incontro con  La Casa di Ninni  era già avvenuto attraverso i social, dai quali avevo avuto la decisa sensazione che il loro impegno nel recupero, cura e ricollocazione in nuove famiglie dei bulldog fosse dettato dal cuore e dalla passione per la razza.
La conferma di quanto trasbordava da ogni post è arrivata immediatamente al primo contatto avuto per richiedere la procedura.
Tutto chiaro,  preciso e sopratutto tutto fatto a protezione dei bulli abbandonati in modo da evitare che cadessero dalla padella alla brace.
Noi, dopo averne parlato in famiglia, ci siamo recati all’appuntamento con La Casa di Ninni  in formazione completa, io , Lisa, Graziella (suocera) , Alice (setter Inglese) e Bea (meticcia) per conoscere quello che sarebbe poi diventato Alfredo (mancava solo Gigi Carogna, il gatto).
Carla e Cinzia ci hanno accolto gentilmente nella periferia ravennate dove Alfredo alloggiava insieme ad altri bulli.
Alfredo è un bullo di due anni circa bellissimo,  ha un carattere forte e deciso ed un passato non dei più belli che sicuramente non gli ha insegnato cos’è l’amore che un essere umano può dargli e nemmeno ad avere rapporti con loro.
E’ comunque un buonissimo patatone, calmo , affabile e tranquillo fino a quando non lo si “accende” o lo si costringe a fare qualcosa che non vuole.
Carla e Cinzia sono state molto chiare su tutto ciò che concerne l’adozione di un cane, su come agire e sui comportamenti importanti da tenere affinché Alfredo potesse divenire un cane tranquillo, affidabile e sopratutto sereno.
Noi siamo entrati in punta di piedi, salutandolo, rispettandolo e lasciando che il tempo dettasse le sue regole, mentre dialogavamo tranquillamente con le signore “Ninni”.

Lui dopo 20 minuti ci aveva già detto che saremmo stati noi la sua nuova famiglia e dopo un ora non voleva saperne di non seguirci direttamente fuori dal cancello.
Abbiamo scelto di attendere, avevamo un paio di impegni da portare a termine e qualche giorno fuori Italia.  Ci è sembrato giusto attendere il momento in cui potevamo garantirgli la nostra presenza continua almeno per il primo periodo.
Alfredo è bellissimo, buffo nelle facce , espressioni e modi di fare, come tutti i bulldog ti incanta e tu (io almeno) non ti stanchi mai di guardarlo, fotografarlo e spupazzarlo.
Serve impegno, fermezza e attenzione, un cane adottato è sempre un cane che ha avuto un trauma ed i traumi, specialmente quelli pesanti, ci mettono un po’ a passare e necessitano di comportamenti ben specifici.
Inutile alzare le mani o imporre cose ad un cane di carattere che ha ricevuto forzature e azioni non delicate, ci vuole tatto, delicatezza, regole, decisione e tanto amore.
Così abbiamo fatto, piano piano, passando nervosi, qualche tensione/paura per alcune reazioni ma sopratutto facendogli capire che con noi era  al sicuro, lontano dal suo passato e sopratutto ricoperto di amore sincero.
E’ bastato un mese per cambiarlo completamente, per vederlo sereno in casa, tranquillo con gli altri 4 zampe di casa e sempre più aperto ai rapporti con gli umani.
Ringraziamo Carla e tutta la Casa di Ninni per la disponibilità dimostrata nel darci preziosi consigli affinché Alfredo divenisse lo spettacolo che è ora e per i miglioramenti che assimilerà nel futuro prossimo.

Siamo felicissimi.
Ben arrivato #Alfredo #BulldogInglese  

Andrea Pelo di Giorgio
Domani Arriva Sempre