Entusiasmante, tatticamente, fisicamente, mentalmente entusiamante.
Così mi sento di descrivere la lotta senza esclusioni di colpi (tutti dentro le regole ed il rispetto sportivo) di cui sono stato fortunato protagonista insieme al rivale Nicola Papini nell’edizione 2023 di Amphibianman la prima gara stagionale di SwimRun.
E’ sicuramente stata una della gare di Swimrun in cui mi sono divertito e piaciuto di più.
Non un attimo di tregua,
mai un pensiero fuori posto e sopratutto mai fuori dalla sfida che stavo vivendo passo dopo passo.
Una mente sempre positiva ed attenta nel cercare di sfruttare ogni opportunità che si poteva creare.
E stato così, in un circuito caratterizzato da 15 frazioni di cui 2 Mix (frazioni di 250 metri con acqua bassa in cui correre porta il cuore sopra le orecchie e fa bruciare i quadricipiti mentre nuotare non sempre è fattibile e quasi sempre è più lento che correre), io e Nicola, dopo le frazioni iniziali, abbiamo preso il largo sfidandoci nelle successive.
Lui più forte nella frazione natatoria (almeno nelle prime fasi) ed io più performante in quella podistica.
E’ stato un inseguimento continuo e reciproco, io lo raggiungevo a piedi sorpassandolo e lui mi inseguiva per sorpassarmi nelle entrare natatorie in cui era più bravo a partire deciso mentre io arrancavo per rimettere a posto un respiro che andava oltre nel portare a conclusione il recupero podistico.
Incredibilmente bello, fantastico, sentirmi ancora “bad dog” (come dice sempre l’amico Gilberto Zorat), riscoprirmi ancora motivato mentalmente a faticare oltre per regalarmi delle sensazioni magiche.
Incredibilmente bello, lo Swimrun la multidisciplima intrisa di magiche sensazioni in cui il risultato non è mai certo fino alla fine ed i rimescolamenti di classifica sono all’ordine del giorno.
Incredibilmente bello sentirsi felici per la vittoria dell’avversario.
Eh già, alla fine sì ha vinto Nicola raggiunto e sorpassato nell’ultimo tratto lungo podistico senza però riuscire a creare un gap che mi mettesse al sicuro nell’ultima frazione di nuoto.
Così, vedendolo passare al mio fianco, nell’ultima entrata in mare, prima del tuffo di entrambi mi è sembrato bello e giusto augurargli il buon viaggio verso la vittoria ben sapendo che i 400 metri finali di corsa non mi avrebbero permesso un recupero.
Tanta roba, credo sia tale sentirsi felici per la vittoria altrui e sinceramente sono certo che un sentimento così potente si manifesti nella sua pura sensazione solo quando sei consapevole di aver dato veramente tutto fisicamente, mentalmente e tatticamente.
In conclusione non posso non citare i miei complimenti alla banda del Lignano Triathlon per la perfetta organizzazione di quello che è un appuntamento speciale in grado di muovere la passione e creare un mucchio di paturnie (il periodo non è dei più freschi sopratutto l’acqua) che regalano l’opportunità di attivare la potenza della mente capace anche di scaldare il mare.
Provate lo Swimrun………. consiglio di Pelò
Foto: Tiziano Faggiani
Andrea Pelo di Giorgio
Domani Arriva Sempre
Assenza di Confini
