…anche nelle migliori famiglie

...anche nelle migliori famiglie

Cose che capitano in fondo,  anche nelle migliori famiglie.
Viaggio in treno verso Torino, solito iter di tutti i miei viaggi legati a Sfera nella fu Capitale.
Prenotazione biglietti ferroviari via internet appoggiandomi sia a Italo e e TrenItalia (così non si offende nessuno).
Tutto perfettamente sotto controllo come da prassi , anzi c’è qualcosa di più questa volta , Italo mi offre la prima classe allo stesso prezzo,  allora ne approfitto.
Ore 12,19  partenza da Cesena, ricorretta di 10 minuti per un ritardo non specificato, che non crea  problemi visti 30 minuti di attesa previsti a Bologna.
Arrivo nel capoluogo emiliano con 7 minuti di ritardo, il macchinista non è riuscito nel recupero globale, bevo un caffè (tanto ho tempo) e scopro che il treno Italo 9926 ha 15 minuti di ritardo per un problema dovuto ad un problema di un treno di un altra compagnia ferroviaria.
Va beh, ammazzo il tempo leggendo “Pensieri lenti e pensieri veloci” di Daniel Kahneman, libro per me non semplice ma che mi entusiasma e sorprende.
Passa il tempo e mi ritrovo nel posto 14 della carrozza 3  di Italo, prima classe.
Più spazio per ognuno , sedili più comodi, personale in abbondanza  e servizio gratuito di snack, bevande.
Il wi fi va un po’ a carbone ma tutto non si può pretendere.
Non ho fame e nemmeno sete ma visto che gentilmente offrono qualcosa …… vuoi non approfittare?  Visto che fuori è innevato mi balena in mente che un the caldo ci sarebbe proprio bene (scelta anomala).
Appoggio il bicchiere di carta sull’angolo del mio mac coincidente con quello del tavolino stando attendo al mantenerlo fermo e mi appresto alle operazioni zucchero e limone .
Il treno corre via liscio, come se stesse scivolando su una soffice nube  quando si apre l’altoparlante. Annuncia che stiamo percorrendo binari diversi dal solito percorso per cause non dipendenti da Italo il che comporterà 25 ulteriori minuti di ritardo.
Ma non è tutto perché mentre lui parla la mia operazione di  apertura busta  zucchero e limone incappa su di un “sasso” che fa sobbalzare il treno  lanciando il bicchiere giù dal tavolino.
Mi accorgo dell’accaduto grazie al the bollente su coscia e …palle si può scrivere?
Non è un gran piacere, devo confessarlo.
Oltre ad un porca troia  a voce pacata che richiama l’attenzione di un solo passeggero, non emetto nessun altro rantolo ne movimento.
Naturalmente, sono uomo e oltretutto sono vicino a Neandhertal, nessun pantalone di ricambio è presente nella mia borsa e nessun asciugamano visto che tanto me li danno al B&B .
Un minimo di disagio mi pervade, velocemente la gamba si abitua alla nuova situazione facendo sua la sensazione del bagnato che immediatamente perde l’effetto calore.
Mentre la signora la davanti sogghigna sotto i baffi (veri) sistemo il kit “bevi il tuo the” nel bicchiere vuoto, asciugo il sedile con il tovagliolo fruitomi insieme alla bevanda, preparo il piano asciugatura jeans al Bed and Breakfast, programmo l’allenamento run e tranquillamente riprendo a fare le mie cose in attesa di arrivare a Torino con 42 minuti di ritardo…..proprio ora 45.
In fondo sono cose che possono capitare a tutti,  anche nelle migliori famiglie.

Andrea Pelo di Giorgio
Domani Arriva Sempre