Comodamente Solace (Scott)

Comodamente Solace (Scott)

Comodamente Solace

Improvvisato ciclista per “questioni di triathlon”  dal 1995.
Lontano dall’essere un 
tecnico, un “maniaco” di particolari, 
di combinazioni di “denti” tra pignone e moltilica ,  conosco i nomi dei gruppi di componentistica,
la scala “gerarchica” (almeno dei migliori due) poi vado poco oltre.  
Nonostante tutto  la
mia predisposizione sportiva estrema ha fatto si che affinassi una certa
sensibilità in sella.
Non pedalo molto rispetto alla media di qualsiasi amatore
,  chiudo la mia corta stagione
(marzo-ottobre …primi di ottobre)  con
circa 5.000 km sulle gambe con l’unica differenza, rispetto alla maggioranza
ciclistica, che inserisco qualche prova con chilometraggi importanti  dove si è costretti a cavalcare il mezzo
tecnico per  giorni consecutivi e senza
tanto riposo che fanno si che la scelta della bici diventi importantissima.
La mia ultima sfida, 
appena conclusa, di km in bici ne ha previsti  900, da svolgersi uno di seguito all’altro.
Una distanza mai affrontata prima d’ora ne in prove di
randonne  tantomeno in gara di
ultratriathlon dove al massimo avevo raggiunto i 540 del Triple Ironman U.K.
L’arma vincente (ora posso dirlo) messa a disposizione da
Scott-Italia che mi riconosce come atleta funnanbolo  ufficiale 
è una splendida e fiammante Scott Solace 10 (.
Colori ufficiali Scott , linea elegantemente  aggressiva  , montata Dura-Ace  dal peso di 7 kg  a vuoto circa 78 a pieno  compresa la mia figura più fari anteriori e
posteriori.
Stilisticamente salta agli occhi subito la forcella
posteriore  formata da due esili steli, m
i colpisce subito la sottigliezza della forcella posteriore e l’assenza del
freno spostato  nella parte sotto del
telaio (U-Brake) come le moderne bici da crono.

La sospensione posteriore è progettata appositamente per
avere una flessibilità importante in modo da attutire gli urti stradali senza
trasferirli al ciclista.

Per cause aziendali, marketing ed anche fantascientifiche,
ahimè, il bolide su due ruote è disponibile solo nel pomeriggio di Giovedì (la
mia partenza per la location della sfida era prevista per Domenica) il che  mi permette, dopo averla adattata  alle mie misure, di effettuare appena un
centinaio di chilometri  positivi ma non
sufficienti per togliermi la tensione 
tenuta alta da quei 900 km da effettuare con un mezzo ancora da
scoprire.
Sin dai primi chilometri Scott Solace si è dimostrata una
bici dinamica e reattiva,  semplice da
condurre e capace di seguire immediatamente le imposizioni del ciclista.
Precisa e mai scomposta nelle entrate in curva 
risulta facilmente correggibile 
qualora ci si accorga di aver intrapreso una traiettoria sbagliata/pericolosa.
Martedì 24 giugno arriva presto e dopo quasi 7 ore di nuoto
salgo, in buone condizioni fisiche, sul mezzo tecnico di Scott Italia.

I 900 km si svolgeranno quasi totalmente in multilap ,
esclusa qualche divagazione  nel raggio
comunque mai superiore ai 25 km .
I ritmi sono altri, la pedalata è più agile  ma la sensazione  rimane la stessa e positiva provata nei primi
giorni di uso.
Il circuito (5/10 km …..c’era una variante) era quasi
totalmente in pianura  con una breve
salita seguita da un altrettanto breve discesa che permette  di raggiungere velocemente i 50 km orari circa
dopo un ingresso da una secca gimcana 
impostata tecnicamente per le prime 4/5 ore.
 L’asfalto della frazione
di Lido del Sole (dove arrivavo e transitavo) è di quelli che ti fanno vibrare
fino alla punta dei capelli    ….lasciamo perdere.
La grande sorpresa è venuta e si è sviluppata nel tempo
affibiando , seppur in modo virtuale, le onorificenze di bici da lunghe distane
alla Scott Solace 10 che oltre a continuare imperterrita nel suo comportamento
perfetto ,  mai avuto un benché minimo
problema tecnico  (sole, acqua, vento,
fango sono stati i miei compagni) , non 
ha fatto insorgere nel mio fisico il classico indolenzimento (molto
doloroso) sulla zona trapezoidale sx / vertebra tra le scapole  che normalmente mette il naso fuori dopo 4
ore di pedalata.
Varano Lake Triathlon Xtreme – Africa 5 Quintuplo Ironman in solitaria

54 ore di bicicletta, intersecati da qualche sosta riposo ,
lunghi ……lunghissimi,  immaginati  come prova che mi avrebbe consegnato alla frazione
di corsa a piedi  stanco e distrutto
fisicamente .

54 ore di bicicletta 
difficili, molto duri  ……. per  partire a piedi senza un indolenzimento ,  FANTASTICO !!!
Grazie Solace

Andrea Pelo di Giorgio 

domani arriva sempre