Divagazioni dell’oggi con l’amica penna in mano

Divagazioni dell'oggi con l'amica penna in mano

La storia insegna, 

lo diceva sempre mia nonna, mia mamma e lo dico anche io, forse  lo dice anche Alfredo Bulldog Inglese che attende impaziente la fornitura serale di crocchette. 

Il Natale è ormai passato, Santo Stefano sta sfumando mentre il brodo di carne, che ospita i cappelletti, sta già fumando.

Non c’è stato assembramento, almeno così sembra, qualcuno, si dice, si sia assembrato stretto stretto con la propria compagna/compagno ma quello era ammesso anche in piena zona rossa, purché congiunti naturalmente. 

Alfredo si alza ancora una volta dal suo cuscino mostrandosi in tutta la sua scocciata e buffa faccia. 

– E’ possibile che non si possa mangiare ?   ….sembra dire.

– Mancano ancora 25 minuti caro mio.  ….rispondo io con gli occhi attraverso la vetrata.

Finge di non capire ma in fondo i bulldog sono fatti così ed è anche una caratteristica di questa razza che, sebbene di tanto in tanto faccia incazzare, amo molto.  

Hanno la capacità di guardarti negli occhi con  la faccia da schiaffi rimanendo immobili senza mai darti la soddisfazione di ubbidire o mostrarti che hanno capito. 

Graziella dalla finestra della dependance  lo osserva e più tardi mi farà i conti delle volte che è andato a chiamarla davanti alla porta finestra. 

– E’ venuto 3 volte, mi dice normalmente gongolandosi del fatto che va davanti alla porta dove c’è lei .

Graziella è come San Francesco, lei sa e mi dice tutto quello che i cani/gatti che abbiamo dicono con lo sguardo, attribuendogli  ragionamenti profondi, il perchè di determinate azioni e descrivendomi i pensieri che essi hanno nella testa. 

Giorgio, che non sapete chi sia, commenta :

– i primi erano faticosi ma adesso tutto scivola con un filo di gas, però i suoi sbuffi di fatica si ripercuotono nell’etere attraverso la piattaforma di Zoom , una delle realtà che probabilmente ha goduto di più in questo periodo devastato dal Covid19.

Chi è Giorgio non importa, non affronteremo il discorso non perchè non è una persona interessante (signorine vendo info in pvt a modico prezzo 😀 ) ma perchè ci instraderemmo in una direzione sbagliata che ci allontanerebbe dal focus di questo post. 

Appunto, …. il focus, l’unica cosa che in realtà non è stata presa in considerazione o forse che potrebbe essere  semplicemente la voglia di divagare riempendo con carta e penna dei fogli intonsi. 

La penna….che straordinario oggetto , la fai strisciare e lascia dei segni .

Non ci sarà mai computer e/o tecnologia che riuscirà a creare un collegamento così diretto e fluido tra mente braccio e mano. 

E’ come fare un giro con i rollerblade su una strada liscia e priva di qualsiasi asperità in fatto di buche segni e rugosità, ….è come inclinare di qualche grado verso valle la tavola da snowboard in una vallata piena di neve fresca, …. scivola via,  la penna vola fantasticamente sul foglio quasi anticipando il pensiero, quasi sapesse già.

E pensare che quando creo con la tastiera mi inceppo spesso. 

Beh, colpa dei social, è vero. 

Loro hanno il potere di rapire l’attenzione e di infonderti l’idea che se, guai mai, dovessi non leggere una notifica istantaneamente il mondo potrebbe finire e quel che è peggio è che tu ne saresti il colpevole …….sinceramente non mi sento di caricarmi sulle spalle questa responsabilità. 

Il focus dicevamo, 

depositiamo in questo post un focus in modo da continuare a scrivere,  a divertirmi  in questo divagare letterario. 

Sono le 19,00 Alfredo si è alzato un altra volta ma questa volta ha ragione lui, è l’ora della pappa e quindi, come capita in TV è l’ora di un interruzione che, vi avverto, durerà più di qualche minuto in quanto nel frattempo ho dato l’assenso, per quieto vivere, ad una passeggiata immersa nel freddo serale con Lisa alla quale, la passeggiata, non riesco a donare un gran fascino e nemmeno una indispensabilità.

Spazio Pausa Sponsorizzata 

Ore 23,45 …. alla faccia della pausa Andrea ….. riprendi solo ora ?

Vero, è stata una pausa lunga lunga ma terminata la passeggiata, trascorsa anche bene ….rimanendo fermo comunque sulla mia convinzione che mi sarei divertito di più a continuare a scrivere ma …non entro in un discorso complesso che provocherebbe inutili motivi di discussione, dopo la passeggiata dicevo c’è la cena e prima di questa c’è stata la passeggiata pre nanna con Alfredo che nell’occasione ha impiegato mezz’ora per fare dieci passi e decidere sul dove fare la pipì. 

Con pazienza l’ho assecondato anche perchè prima si era dimostrato leggermente innervosito. 

Segue a ruota della cena +  pausa Lisa ” mi lavo i denti e annesse sistemazioni”  che varia dal 20 ai 45 minuti , un comodo film spaparazzati sul divano mentre uno sta attento ed una va spesso e volentieri in un altra dimensione.  

Il film in questione era già stato visto ma in fondo si faceva rivedere volentieri con, insita, la speranza che il protagonista avesse cambiato certe decisioni cosa che peraltro non fu (un uomo coerente lui). A questo si è aggiunge la fine di un altro lungometraggio, categoria spara spara, spacca spacca, più precisamente il prescelto per riempire gli spazi pubblicitari. 

Voto della giuria popolare : senza voto. 

Ma torniamo al focus di questo scrivere rappresentato proprio dall’assenza di confini e cioè dalla libertà di avanzare ponendo come possibili tutte le strade che incontro. La possibilità di svoltare ogni volta che lo riterrò necessario senza avere un percorso già predefinito ma solo un obiettivo e cioè : 

Saltare di palo in frasca senza un pecche, senza un evidente collegamento , esatto evidente perchè nella mia testa in fondo tutto è collegato da sottilissimi fili che fanno il giro del mondo dipingendomi con uno stile naïf proprio come mi definì un tale adducendo che quella qualità nascondeva un esemplare uomo merda o forse testa di cazzo. 

Fu una delle poche volte che percepii un sentimento di invidia nei miei confronti , me ne dispiacque ma … è storia passata e la vita invece è il presente. 

Pensavo che stasera ci fosse il brodo a riempire il mio piatto, sinceramente (oltre al fatto che vado matto per il brodo) sarebbe stato gradito al ritorno della fredda passeggiata . 

Graziella invece mi aveva fatto trovare dei ravioli con con il gorgonzola ed il pesto genovese devo dire molto buoni …. non mi lamentano.

Graziella oggi si è presa il merito di un accurata attenzione nella scelta del salame,   ” quello è buonissimo sono stata molto attenta a sceglierlo perchè ci sono dei salami che non sono mica buoni”  …sorrido perchè lo avevamo comprato noi il giorno precedente ma non glielo dico

le piace così tanto evidenziare le sue qualità ed attenzioni nel mondo culinario e ciò che gli gira intorno che l’ho lasciata dire. Mi sarebbe sembrato cattivo farlo notare ed io non mi reputo tale.

Lo è Alfredo ogni tanto, ogni tanto lo è Lisa 🙂  ma per certi versi hanno le loro ragioni di cui non parlo per non castrarmi da solo. Alfredo è però vero che è più scusato in quanto animale che agisce d’istinto e oltretutto non è in grado di colloquiare con il genere umano. 

L’amico Avvocato Roberto Aldovini, lui li difende i cattivi (è tutto collegato vedete ?) ha scritto due libri ed io in questi giorni ho letto il primo,   “Circostanze Apparenti“.

L’opera omnia narra la storia dell’Avvocato Aldovozzi invischiato e di un omicidio che non spoilero. E’ molto  divertente, scorrevole e l’ho finita in 3 o 4 pre nanna caratterizzati da un alta attenzione ed una voglia di sapere cosa sarebbe successo nel punto successivo curiosità che mi trascinava a leggere fino al crollo dovuto dal sonno.

Ne sono rimasto piacevolmente sorpreso, anche sorpreso del finale oltre che , conoscendo l’avvocato di persona, avermi insinuato il bagarozzo del dubbio su quali personaggi fossero in realtà veri personaggi nelle caratteristiche descritte. 

Fra l’altro il solito cazzone dell’avvocato (mi perdoni) non si è trattenuto neanche questa volta comunicando ad Amazon di inviare il libro al “Senatore Andrea Pelo di Giorgio”. Ricevere una busta dove è scritto senatore non capita certo tutti i giorni ….il buon Snoopy di Schultz avrebbe ballato 3 vignette cantando “mi chiamano Senatore” 

Ma la cosa bella e che mi ha fatto ridere è stato ascoltare Graziella raccontare il ritiro del pacco dal corriere. 

– ohi è arrivato il corriere, mi ha detto che aveva un pacco per il Senatore Andrea Pelo di Giorgio.  Viste le chiare origini extra comunitarie ho pensato che si fosse sbagliato o avesse parlato un italiano confuso. Invece ti hanno chiamato proprio senatore , me ne sono accorta leggendo sulla busta . Ma chi è che te la mandato ? Hai acquisito dei titoli ?   Ha ultimato sorridendo.

Sta arrivando Piron …. mi ricordo che me lo diceva sempre una mia ex , non ricordo chi ….. e forse questo non è carino scriverlo ma così è , almeno al momento (in realtà adesso che sto trasferendo tutto on line mi è tornato in mente).

Mi copro bene e mi getto nel gioco meditativo spostando l’attenzione sul respiro e sul punto esatto in cui lo percepisco con l’intenzione di rimanere lì evitando che la mente divaghi nei meandri dell’incredibile. 

Come al solito mi risveglierò dopo pochi minuti accorgendomi di essere in quel preciso momento proprio nei meandri ma chissà dove e di essermi addormentato in un batter d’occhio. 

Le orecchie mi fischiano da qualche giorno creandomi una sensazione ovattata abbastanza noiosa. 

Quando Lisa mi chiede se va meglio non so dargli una risposta, forse si , forse sto solo standardizzando anche questa sensazione e non so dargli un valore, lo sto lentamente trasformando alla normalità ( cosa che non va poi così molto bene). 

Comunque adesso fischiano e sento anche un altro suono ridondante che non so e non voglio definire, è meglio che mi metta a dormire….. ci ripenso domani , scrittura compresa. 

Comunque la penna che scivola sul foglio rimane una sensazione fantastica. 

Bevo, appoggio tutto per terra e click. 

Buonanotte

Oggi è Domani, 

lui, Alfredo, mi aspetta in bagno al ritorno dalla colazione, esattamente sul tappeto davanti alla doccia, bello spalmato e quasi dormiente. 

Attende le mie coccole che arrivano puntuali come un orologio svizzero dopo di che, non ho ancora capito il perchè, Alfredo viene, di sua spontanea volontà, ad assistere alla mia seduta mattiniera (quella del bisogno grosso per intenderci) . 

Mi chiedo sempre cosa lo porta ad alzarsi dal tappeto per sedersi di fronte a me a pochi centimetri dalle mie gambe e rimanere ad osservarmi inebetito.

Noi (io e Alfredo) fra un po’ andremo a bere il caffè (io), naturalmente da asporto;

in fondo è una scusa per fare una passeggiata in auto evitando il freddo che riempie la casa quando Lisa, impossessata dalla mania dell’arieggiare, apre tutto ciò che comunica con l’esterno, anche quando fuori siamo in Siberia. 

Noi, a caffè bevuto, ci facciamo un giretto in auto , con la mia Opel Astra, ormai destinata ad ogni uso che non richieda pulizia. 

Lui se ne sta comodamente seduto nel sedile lato passeggero, guarda fuori, prendere carezze senza protestare e non dice mai  “vai di qua, vai di là, parcheggia qui, parcheggia là”.

E’ domenica 27 il primo di ambo di feste è già alle spalle (l’ho già detto), è passato bene, con pranzo delizioso da mia sorella, l’altra cella della mia famiglia (diretta) rimasta in vita. 

A lei sono molto legato, lo ero anche con Stefano (un fratello col quale c’era un’ affinità particolare) e con Giuly. 

Con Paolo …… beh ero talmente piccolo quando se n’è andato che ancora oltre al legame bimbo/babbo non poteva esserci, sarebbe stato bello viverlo con la testa già più adulta, chissà se oggi la mia vita sarebbe stata la stessa  …… gli  interrogativi misteriosi ed impossibili.

Torniamo là,  al sono molto legato ad Arianna, è una gioia vederla, vederla stare bene,


ascoltarla ed vedere il suo splendido sorriso che mi riporta a quello di Giuly ed al suo fare. Giuly era una persona stupenda cui solo il ruolo di madre andava stretto, era di più, un esempio di come riuscire a vivere bene comunque fosse, era un magazzino di forza interiore da fare invidia a chiunque. 

Io non sono il parente presente, mi torna in mente ogni anno a Natale; 

non sento l’esigenza  di vedere le persone con assiduità, ne di fare le cose per tradizione ….amo di più incontrarle casualmente o di trovarmi con esse senza una giornata ….chiamiamola così d’obbligo. 

La cosa che mi piace è la presenza interiore , sapere che ci sono  e far sapere loro che sono nel mio cuore. 

Così non è un pranzo con Arianna e Maurizio ( e Lisa ) è un ritaglio di tempo molto intenso e sempre vario,  loro sono una bellissima famiglia, sorridente, positiva e senza grilli per la testa …come diceva mia nonna. 

E’ Domenica e si corre, ormai lo faccio tutti i giorni almeno da quando hanno chiuso la piscina o poco più avanti visto che ho sfruttato il mare ringraziando la stagione che si è protratta più del previsto. 

Corro veramente bene, prestazionalmente non raggiungevo questa velocità da tanti anni ….non ricordo neanche quanti. 

Se devo dire la verità nel profondo profondo non sento neanche poi tutta questa mancanza delle gare …mi spiego , certo che mi mancano ma visto che questo è quello che riusciamo e possiamo avere il mio essere adattabile ha fatto si che andassi a cercare cosa poteva motivarmi nel vivere lo sport in una nuova modalità. 

L’ho trovato lì, proprio lì vicino, grazie alla mia passione per la pratica dello sport, alla mia fantasia, immaginazione ed alla voglia di vivere bene ,  gioco con la fantasia. 

Sarà che trovo divertente e motivante impegnarmi a fondo in queste prove in solitaria denominate virtuali o forse sarà che l’essere solo in gara e il non aver riferimenti con altri atleti  comporta una conoscenza più profonda di se stessi, un collegamento mente corpo affinato, intenso  e quando c’è la mente in gioco vengo rapito, portato via a forza, come se fossi  assorbito da una grossa spugna.

Inconsapevolmente prima, consapevolmente poi  ho sempre lavorato con essa, a mio modo, seguendo il mio istinto, effettuando prove, incappando in errori ed imparando da essi.

Poi ho ho studiato, che di per se per me è sempre stata una parola grossa, difficile ma avevo sete di acquisire nuove competenze, di completarmi (in parte). Sfera la scuola per Mental Coach del Prof. Vercelli penso sia stato uno dei più grandi regali che mi sia fatto, credo che mi abbia cresciuto moltissimo come uomo pur rimanendo il solito Andrea Pelo di Giorgio  cazzone come l’avvocato.  😀 .

Mi sto chiedendo dove andrò ancora a parare con questo post, quali argomenti passeranno dalla mia mente allo “scarabocchio” (ho una bella calligrafia 😀 ) su questo foglio, fuori è venuto il sole, Lisa i ha appena tagliato le unghie dei piedi approfittando anche per trattarli  in modo che adesso, dice lei, dovrei volare. 

Arrivo giusto qui ( se no non finisco più e non pubblicherò mai questo post) , solo un paio di ulteriori considerazioni prima di lasciarvi liberi (naturalmente siete sempre liberi di abbandonare) 

1 Across Me : l’avventura che sto cercando di organizzare per Luglio/Agosto 2021, …in questo momento vorrei già esserci dentro o perlomeno in un modo più importante ….parlarne maggiormente, scriverne, motivarla, prepararla ….. ma un po’ per ciò che sta succedendo attorno e un po’ per alcune importanti risposte che sto attendendo ho pazienza e tengo a freno l’impulso di dare gas al motore già acceso e saggiamente mantenuto al minimo. 

Mi accorgo che tutto quello che sto facendo per me stesso mi sta conducendo sempre più verso un’ esigenza più marcata del rispetto della natura. 

Sono sempre stato attento ed è sempre stato un concetto molto chiaro dentro di me. Ho sempre cercato di rispettarla ma, aprendo gli occhi per cercare di entrare sempre più al suo interno mi sono accorto  che ci sono tante piccole cose che potrei migliorare, perfezionare. 

Iniziare un percorso nuovo è sempre una cosa bellissima, che ti rapisce, ti mantiene costantemente alta l’attenzione, continuarlo sarà un arricchimento incredibile per la mia persona e motivo di trasferimento verso gli altri.

In ultimo ….. poi giuro smetto …. una confessione 😀 

Forse accadrà anche ad alcuni di voi……. forse, comunque a me capita, ogni volta che guardo un film, una serie alla tv, di “instranirmi” nel vedere gente che si abbraccia e non indossa la mascherina.

Lo noto sempre ed è una sensazione strana, ne rimango sorpreso e sorridente al contempo, ….lo noto sempre. Questo mi fa riflettere su come l’uomo sia capace ad adattarsi anche alle cose antipatiche e scomode a tal punto da divenire normalità e, in un certo senso, non esser più recepite come tali. 

Non dimentichiamo mai questa grande fortuna di cui siamo possessori . 

Penso che mi stoppo qui, avevo detto un altro paio di cose, ora ci sarà una rilettura ed un trasporto sulle pagine del blog con qualche immancabile variazione di forma. 

Non so se sarà letto, commentato, assecondato, snobbato, abbandonato o meglio i passatelli in brodo (scelgo quest’opzione). 

Non è importante in fondo, l’importante è stato fare una cosa che mi ha fato star bene e divertire.

Facciamoci un regalo di tanto in tanto. 

Buona giornata/serata o quello che volete .

Andrea Pelo di Giorgio 

Domani Arriva Sempre