Spesso non ce ne rendiamo conto ma ci stiamo fossilizzando sempre di più snaturalizzando il pacchetto di optional di cui siamo forniti sin dalla nascita.
Inesorabilmente tendiamo a crearci un percorso sistematico che contraddistingue la nostra vita inserendola in un virtuale circuito che ci presenta sempre le stesse curve, gli stessi rettilinei e le stesse valvole di sfogo rappresentate dai box nei quali entriamo ogni
qualche giro per riprendere aria ma che diviene anch’essa la solita routine.
Lo facciamo perchè, ci da sicurezza (la zona di confort lo fa), ci permette di mostrarci solamente in luoghi/competenze di cui siamo padroni, dove ci sentiamo forti, preparati e non rischiamo brutte figure.
L’ignoto ci fa paura;
talmente paura da spegnere la nostra curiosità, l’arma più bella ed importante nell’esplorazione della nostra vita …. ricordate l’infanzia ?
Quante cose scoprivamo, quante volte, inconsapevolmente, ci mettevamo in gioco ?
Oggi (molto spesso), siamo completamente dalla parte opposta e lo possiamo notare dalle piccole cose, ad esempio … negli spogliatoi della palestra, piscina.
100 armadietti disponibili e ….. andiamo sempre a mettere la nostra borsa/abiti nello stesso 7 doccia disponibili e facciamo sempre la doccia sotto la stessa.
E’ talmente radicata questa abitudine che praticamente lo/li consideriamo NOSTRO/I a tal punto che rimaniamo contrariati se qualcuno ce lo/i porta via che ci rubi la nostra tana “sicura”.
Possiamo, però, cambiare e possiamo farlo proprio da quel punto, dall’abitudine che abbiamo fossilizzata dentro noi stessi.
Proviamo .
Proviamo a cambiare l’armadietto, prendiamone uno diverso ogni volta che andiamo , magari scegliamo quello più scomodo, proviamo a cambiare strada per andare in palestra/piscina, per andare al lavoro, proviamo a cambiare il bar dove prendiamo il caffè mattutino.
Ad ogni azione nuova corrisponderà un emozione che per quanto piccola possa essere è sempre un emozione che ci comunica qualcosa.
Impariamo a riconoscerla, a captarne il feedback e ascoltiamo cosa cambia in noi.
Pian piano ci accorgeremo che in quei piccoli cambiamenti stiamo bene, che le cose nuove sono eccitanti, ci fanno sentire vivi e ci fanno dare il permesso di sbagliare divertendoci spegnendo il dover apparire bravi.
Con i propri tempi, visto che ci piace e come in un qualsiasi sport quando ci si allena, la nostra sete ci porterà a passare al piano superiore e poi a quello dopo ancora ridonando alla mente quella dinamicità che, per qualche preciso motivo, è divenuta staticità.
Andrea Pelo di Giorgio
Mental Coach
Domani Arriva Sempre
Assenza di Confini

