Mi diverto a definirle ironicamente così quel tipo di idee,
“Malsane”
ad essere sincero ogni tanto le chiamo anche belliche usando il termine come metafora per indicarmi come combattente ma preferisco malsana, sposa più la “pazzia”, la follia, il mio essere naif (come disse una volta qualcuno aggiungendo poi termini molto colorati) , il mio autodefinirmi “fantasista sportivo”
Belliche rende l’idea , vero, ma io dentro ho e credo nella pace, nell’accordo tra le persone quindi (possibilmente) cerco di evitare l’accostamento con termini prettamente guerrafondai.
Preambolo finito e ……. post finito, volevo solo dir questo 😀
Eheheh, andai scherzando, in realtà in questo post voglio solo parlare di un idea che da un paio di anni mi frulla nella testa e che, col passar del tempo, spinge sempre maggiormente.
Conoscendomi non potevo, non volevo non dargli corda e non farla crescere.
In fondo come si fa a non farsi rapire da profonde e potenti sensazioni che bussano alla porta ?
L’ho guardata già da vari lati, col mio fare leggero ma anche con quello più pesante e ho metabolizzato, in questo lungo tempo, che si può fare anzi ….specifico ….. che potrei riuscirci.
Un paio di volte l’ho data in pasto ai social in modalità mascherata.
Buttata alla mercé del grande fratello sotto forma di una traccia diritta con definiti i km totali ( 133 / 137) la prima volta e col dislivello (zero) la seconda volta.
Qualcuno ha anche intuito di cosa si trattava, …. in fondo non ci vuol la scala per chi mi conosce.
– dislivello zero, 137 km circa ma dove sta la difficoltà Pelo ? ….. non sarà mica in ….. ?
E’ proprio lì, è giunta l’ora di cominciare a parlarne, di renderla pubblica ed iniziare di a muovermi per approfondire l’analisi nei minimi particolari e trovare appoggi, partner.
Non ha ancora un nome ma è una traccia rinomata nella mia città, qualcuno la fece in Surf ( la leggenda narra così) , qualcuno la fece con lo sci nautico a staffetta, forse qualcuno l’ha fatta anche in Sup (non ne sono sicuro, mi pareva di aver sentito qualcosa in merito), a Pelò piacerebbe farla a nuoto.
Pola – Cervia circa 137 km nuotando su di una traccia immaginaria ( naturalmente gialla) che, attraversando l’adriatico unisce la Croazia all’Italia.
Non cerco record, solo emozioni forti, adrenalina, libertà profonda quella che solo certi spazi con il loro “niente” riescono ad infondermi.
Cerco la sensazione della mia immensa piccolezza in mezzo alla vastità del mare che si contrappone ad una potente grandezza che percepisco dentro ….. anche solo nel decidere di affrontare la sfida.
Cerco delle nuove ed ancora ignote difficoltà per …… vedere cosa succede ……
La bellezza dell’ignoto, colui che ci permette di sapere qualcosa in più sfumando nell’esplorazione dell’attimo.
Ci sono già tante cose dentro di me, una lista di particolari da “risolvere”, una di opportunità da sfruttare ed una marea di varie ed eventuali da mettere in conto.
Servirà Resilienza ma sopratutto servirà Antifragilità,
è la strada del mio mondo e già a percorrerla con l’immaginazione mi fa sentire molto bene.
Direzione Cervia ….. la spiaggia già mi attende.
Andrea Pelo di Giorgio
Domani Arriva Sempre



