Piscina Cesenatico,
all’entrata in acqua mi sono preoccupato di impostare il mio Garmin #enduro in modo che mi desse un segnale alle 12 precise.
Ho indossato palette, pullbuoy e mi sono calato in acqua senza obblighi di ritmo ne di ripetute.
Ero lì solo per godermi quanto programmato ed acquisire feedback, per me, molto interessanti.
Vietato guardare il #garmin,
vietato guardare l’orologio appeso al muro.
L’obiettivo principale era entrare nel mio silenzio mentale, zittire il pensiero ed amplificare la connessione mente, corpo ,ambiente creando la condizione ideale per fondersi pienamente con ciò che stavo facendo e l’ambiente che stavo vivendo.
Lì dentro hai molte strade aperte:
– imparare a vivere il tempo ascoltando il suo lento passare o sorprenderti per la sua velocità;
– sentire il tuo ritmo, l’energia che profondi nella tua nuotata;
– capire le sensazioni che da essa derivano;
– capire se e quando perdi l’attenzione rispetto a ciò che stai facendo;
o anche giocare a privarti di un senso tra i 5 che abbiamo a disposizione per comprendere quale/i degli altri si amplificheranno per sopperire alla sua mancanza.
Forse ti ritroverai ad andare storto sbattendo nelle corsie o forse perderai completamente la sensazione della distanza, forse ti ritroverai ad irrigidirti fisicamente per il disagio del non vedere.
Io ne rimango ogni volta entusiasta e colpito da come l’uomo può organizzarsi ed imparare a sfruttare gli altri sensi, di come si può arrivare a sentire di essere arrivati alla T che segnala il fine vasca.
Allenare le sensazioni, le nostre connessioni è importantissimo e si rivela fondamentale quando la tecnologia moderna ci abbandona.
Conoscere ed attivare il silenzio mentale è la condizione fondamentale per fondersi con l’ambiente e ciò che stiamo facendo.
Entrare nel silenzio mentale permette di trasformare il solito e squallido fondo della piscina in ciò che più ti piace 😊😊.
Ultimo esercizio prima di guardare il #garmin ?
Indovinare quant’ acqua abbiamo percorso.