Oggi, da quanto letto, sembra parta la caccia all’orso Jonny reo di avere ucciso un ignaro e innocente podista mentre soddisfava la sua passione, così come faccio io e tanti altri, vivendo la natura cercando non arrecarvi danno.
Come sempre, non può essere diversamente, quando succedono cose si alzano poi i cori delle opposte fazioni che inneggiamo le proprie convinzioni andando, devo dirlo, grazie anche alla potenza dei social, oltre a quelli che considero i limiti consentiti cioè dentro al recinto violenza (anche la violenza verbale è tale e molto pericolosa)
Sto dalla parte dell’orso e questa è la prima cosa che mi vien da dire dopo l’estremo dispiacere per quanto accaduto al ragazzo e consapevole che niente al mondo sarà in grado di riportarlo ai suoi cari oltre che nessuna decisione/azione, compreso quella dell’abbattimento della povera bestia (che ha fatto solo l’orso) possa rinfrancare parenti ed amici.
Penso anche che il fato non sia sicuramente stato dalla parte del runner e che in una situazione del genere sia molto difficile, se non impossibile per un umano, davanti al palesarsi di cotanta immensità, riuscire a tenere un atteggiamento consono a non risultare una minaccia per l’animale (che ricordo non fa dei ragionamenti ma agisce d’istinto) .
Detto questo, prima di scrivere qualsiasi parere ho preso alcune informazioni leggendo notizie dagli organi ufficiali animalisti, dalla fazione opposta, leggendo alcune dichiarazioni dei familiari (riportate dai media) ai quali vanno le mie condoglianze ed ho anche parlato con alcuni professionisti del mondo animale, per sapere conoscere altri aspetti e capire se il mio pensiero è in qualche modo sensato.
Ho appreso del programma Life Ursus per il ripopolamento degli orsi ed anche di una mancanza di un insegnamento della giusta cultura ai cittadini Trentini per la “convivenza” con gli orsi apprendendo l’esistenza di appositi cassonetti anti orso che non lasciano trapelare odori e non attirandoli nei paesi ed anche di una scuola comportamentale da tenere nel caso di incontri (ammesso che si riesca ad applicarla quando siamo investiti da uno scarico di adrenalina potentissimo) .
Dall’altra parte si inneggia alla sicurezza che l’uomo deve avere passeggiando dentro ai boschi (se penso alla savana mi chiedo dove sia scritto che debba essere così) e della necessità che essi non si avvicinino alle città cosa che mi sembra questa giusta e penso anche prevista da madre natura.
In base a questa legge naturale solitamente gli animali selvatici non cercano l’uomo, lo evitano e scappano se non si sentono minacciati cosa che, involontariamente, deve essere successa nell’incontro fatale.
Ho letto anche dichiarazioni di investimento sbagliato, in fondo cosa ci interessa se gli orsi si estinguono, di convenienza, di abbandono del controllo del progetto e mal gestione del programma Life Ursus, un male che in Italia (ma anche tanti altri paesi) è abbastanza usuale vista la potenza assegnata ai soldi.
Il mio amico professore universitario in campo ittico, esperto di natura e comportamento animale, oltre che molto attento, acculturato ed informato, mi fa notare la pericolosità di un orso che ha ucciso, potrebbe rifarlo abbastanza facilmente ed mi fa presente anche il progetto Life Ursus prevedeva una quota orsi tra i 40/60 mentre oggi sono oltre 100 …. tanti, troppi.
Aspetti che non sapevo e non avevo considerato …. 40/50 orsi in più non sono sicuramente poca cosa.
Davanti a tutto questo e giunti al 2023 penso sempre che non sia logico ne umano risolvere le cose imbracciando un fucile per sterminare e imporre la superiorità dell’uomo, colui che in fin dei conti ha incrinato ed incrina l’equilibrio naturale.
Sarebbe un po’ seguire il comportamento dei grandi despoti, armarsi e schiacciare il più debole …. e non penso che Jonny meriti questo.
Io, da pacifista, rispettoso della natura, anti armi, faccio sempre fatica a far mia una soluzione che ne comporti l’uso ed arroghi un diritto che sia esso nei confronti dell’uomo piuttosto che gli animali (non è essere contro la caccia e/o la pesca è essere dalla parte dell’equilibrio naturale).
Ho letto le parole di Reinold Messner in riferimento, dice delle cose sensate relativamente ad animalisti, contadini e l’odio che c’è tra di loro (parlando anche di lupi), anche lui parla di trasferimento e parla anche di abbattimento di esemplari pericolosi.
Nel mio divagare mentale son più portato a pensare ad addormentamenti, prelevamenti e inserimenti di esemplari in eccesso in altri contesti (liberi) dove la popolazione non è in eccesso.
Faticosamente riesco a pensare all’abbattimento (forse è un mio limite); anche se comprendo l’equilibro che deve esserci in natura penso sempre che dovrebbe essere lei a fare le selezioni e non noi a dover armarci di fucile per …. ma forse vale solo nel caso le cose fossero sempre andate per il verso giusto.
Difficile dirlo ma forse è il prezzo che dobbiamo pagare per tornare a ritrovare quell’importante equilibrio, che ci porti a rispettare la natura e a non ricadere negli stessi errori proprio come fa un ginnasta quando cade dalla sbarra di equilibrio e ci risale immediatamente.
Probabilmente sono io che sbaglio, che non capisco concetti o meccanismi che non permettono ciò,
forse non so, mi devo informare maggiormente, forse….
Può anche darsi ma è indubbio che sento dentro un grande dispiacere quando succedono queste cose e si parla di abbattere.
Ripeto che probabilmente sono io che sbaglio, il mio cuore dice di no, ma potrebbe anche essere, poi ripenso al ginnasta che perde l’equilibrio e risale sulla sbarra, …..SEMPRE…… non va mai via non riprovando a trovare l’equilibrio.
Tanti esseri umani spesso e volentieri non fann così, percorrono la via facile rimangono in basso ed imbracciano un fucile senza sforzarsi di rispettare l’equilibrio naturale.
E’ un vero peccato.
In bocca al lupo Jonny
Andrea
Ps: mi è rimbalzata la notizia, fonte Graziella (suocera) che stanno discutendo un piano per addormentare e spostare gli orsi in eccesso in modo da ristabilire un equilibrio che renda le cose nei parametri di sicurezza.
Peccato si debba arrivare sempre oltre prima di pensare….
anche questa è mancanza di equilibrio.
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