Periodo difficile, molto difficile.
Il #coronavirus si sta espandendo a velocità impressionante  portando morte, grande disagio oltre che disperazione, paura ecc. ecc.
Volenti o dolenti stiamo attraversando un periodo in cui le nostre abitudini, il nostro stile di vita deve cambiare ( almeno temporaneamente) drasticamente in alcune zone, meno in altre.
Non ho scritto niente di nuovo, vero,  ….. quindi dove sta il nocciolo di questo post ?
Beh, in questi ultimi tempi, ho notato e credo non solo io, che i temi discussi sono quasi sempre inerenti al virus, logicamente penso che sia difficile non farlo ma la cosa che però mi ha fatto drizzare le antenne e decidere di scrivere due righe sul mio blog è che raramente ascolto commenti costruttivi, utili.
Polemica,  capacità di criticare, terrorismo che non fa altro che aumentare l’allarme per chi ci gravita intorno e per noi stessi.
Andiamo avanti avvelenando l’aria,  sparando sentenze, critiche in un aria già piena di un pericoloso veleno.
E’ come pretendere di guarire i polmoni e respirarando le esalazioni prodotte dall’ Ilva …. impossibile.
Ci rendiamo realmente conto di quanto un uso più corretto e furbo, mi permetto di dire, della mente possa alleviarci il percorso e renderci più forti ?
Riuscite a quantificare quanto un morale forte non appesantito da veleno possa aiutarci a lasciarci alle spalle il periodo piuttosto che guarire nel malaugurato caso ?
Credo fortemente che tutte le informazioni utili siano presenti in rete , reperibili attraverso fonti ufficiali tramite i media, penso altresì che ognuno di noi debba fare attenzione:
-ad informarsi
– a dare informazioni, evitando il “ho sentito dire”
– nel comportamento personale agendo in piena consapevolezza e nel rispetto di tutti
  e sopratutto debba cercare di uscire dalla spirale negativa.
Volendo fare una metafora è un po’ come la gestione del dolore in una corsa podistica o una prestazione sportiva.
Se rimaniamo fermi, se non ci opponiamo alla nostra entrata mentale nella spirale del dolore il destino è segnato, non porteremo a casa sicuramente la prestazione, forse ci ritireremo e sicuramente soffriremo.
Al contrario se riusciamo, dopo avere interiorizzato, conosciuto, consapevolizzato il dolore ascoltandone le sensazioni, a portare la mente su un altro piano (preferibilmente un punto di forza) noteremo che il dolore lenirà e riusciremo a goderci quanto stiamo facendo arrivando alla fine.
Sicuramente non è semplice ma bisogna provarci  solo così saremo in grado di stare meglio e di trasferire agli altri un aria più positiva.
Purtroppo o per fortuna ci sono persone che sono nel ruolo di dover prendere decisioni ( io dico per fortuna perchè non vorrei mai essere nella loro posizione), sicuramente queste non potranno mai soddisfare tutti e questo non ci deve servire per creare una sterile polemica aizzando le nostre personali piazze.
Personalmente non credo ci sia una soluzione (al momento) per debellare tutto, (chiudere il mondo per 15 giorni è impossibile) , ma è possibile cercare di limitarne la sua espansione evitando il collasso del sistema sanitario che causerebbe un disastro e tutti dobbiamo cercare di fare la nostra parte.
Mettiamo nell’aria un atteggiamento positivo al posto del veleno,  lo dobbiamo a noi ( non penso ci sia nessuno sano di mente che si alzi con l’intenzione di stare male) e lo dobbiamo agli altri abitanti del pianeta.
Ci saranno sicuramente dei contrasti , delle ingiustizie ( se le decisioni fossero altre o non ci fossero saremo comunque pronti a criticare) , ci saranno situazioni pesanti, di sofferenza, ma sicuramente ci saranno anche delle opportunità ed è proprio lì che dobbiamo lavorare in modo da poter trarre il maggior benessere/insegnamento possibile ed una grande spinta per lasciarci tutto alle spalle .
Rimaniamo informati e pienamente coscienti della situazione e della malattia ma, per favore ……


parliamo anche d’altro 


Andrea Pelo di Giorgio
Domani Arriva Sempre

















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