Pubblicamente …. buone feste

Difficilmente prendo una posizione pubblica, non amo farlo, mi sembra di “allontanare”  da me tutte quelle persone che la pensano diversamente, che sono più rigidi e creano barriere già solo per la diversità di pensiero..   

Ritengo alcune posizioni una cosa mia, intima,  le condivido volentieri nei miei rapporti senza la necessità di sventolarle ai 4 venti. 

Spesso e volentieri non sono nemmeno così preparato da esser certo di quale potrebbe essere il mio pensiero reale se conoscessi completamente la materia del caso ed allora prediligo la posizione  di osservatore esterno in una sorta di via parallela in cui scelgo, in cui non mi preoccupo di prendere una parte decisa ma scelgo la situazione che mi garantisce la maggior tranquilla.  

Ci sono campi in cui non basta una vita intera per sapere,  campi in cui leggere, informarsi o ascoltare non varierebbe più di tanto le certezze,  in considerazione anche del fatto che oggi come oggi puoi facilmente trovare tutto ed il contrario di tutto messo in rete da oratori veramente capaci.  

Non mi pongo sempre il problema di sapere, e non ho nemmeno la volontà , mi avvalgo della mia consapevolezza che il “sapere di non sapere” è un punto di forza e può far vivere una vita più serena. 

Come tutti faccio delle scelte. 

Ho scelto di vivere tranquillo, forte della consapevolezza dell’ inesistenza di una realtà assoluta (non è una considerazione assolutistica)  ma di tanti personali punti di vista derivanti dall’unicità di ognuno di noi, dalle nostre esperienze e condizioni di vita verso i quali  ho messo in atto un grande rispetto. 

La tranquillità, le emozioni, vivere il mio ambiente nel pieno rispetto senza somministrare violenza sono la cosa più preziosa del veloce passaggio in questa vita terrena; 

è la direzione che ho preso e porto avanti con orgoglio anche apparendo, a volte … forse anche più di a volte, come uno troppo leggero. 

Ho lavorato su me stesso sviluppando nel tempo uno spirito di adattamento molto importante, una grande pazienza, ho forgiato una mente plasmabile che mi permette oggi di trovare appigli per star bene in qualsiasi situazione comprese quelle più disparate, potenti e/o restringenti.  

La libertà mentale (a mio avviso) è il cardine base da cui partire per affrontare, senza sentirsi prigioniero, le situazioni che la vita ci presenta  anche quando non siamo totalmente d’accordo. 

L’apprendimento della professione di Mental Coach ha fatto scattare il meccanismo che mi ha permesso di fare  un grande passo in tal senso, che mi ha insegnato a cercare ed apprendere nuove filosofie che, aggiunte al mio modo di essere ( di cui ringrazio sempre i miei Giuliana e Paolo per l’imprinting), mi permettono ora di vivere un passo avanti rispetto a prima. 

Uno degli aspetti più importanti in questa mia crescita ….. metamorfosi (termine più giusto),  è stato il permettermi di privarmi del diritto di giudicare (quanto amiamo avere quel potere, quanto amiamo porci sempre dalla parte del giusto o di colui che sa e può dispensare verità). 

Ho semplicemente imparato a comprendere che ogni comportamento deriva da un vissuto che spesso e volentieri non abbiamo neanche scelto.  

Siamo cresciuti tutti a forza di imperativi “imposti” (suggeriti) da genitori piuttosto che maestri, professori, abbiamo fatto esperienze di vita che hanno lasciato un segno creando un nostro modo di comportarci ed agire che all’interno di noi, segue un filo logico anche quando risulta palesemente illogico. 

La cosa che si amplifica immediatamente nel smettere di giudicare è una bellissima sensazione di libertà. 

Non impiegare tempo, energie, 

non preoccuparci per cose che fondamentalmente non sono nostre e di cui non abbiamo controllo, riuscire a lasciar andare certi comportamenti mentali regala serenità e tantissimo spazio in più per essere noi stessi e coltivare ciò che siamo, ….. liberi da qualsiasi vincolo. 

Ognuno di noi, ha un passato ed è stato cresciuto in una determinata maniera, buona o cattiva , giusta o sbagliata che sia per il nostro modo di intendere,

ognuno di noi prende decisioni in base a quello che è e sente in quel determinato momento, che ci piaccia no e questo non sta assolutamente ad indicare che dietro a quel determinato comportamento possa esserci una cattiva persona come magari siamo portati a presupporre.  

– Provare a capire, tendere la mano (ove necessario, ove richiesto) , spostare il nostro punto di vista; 

– provare a mettersi nella stessa situazione di altri cercando di capire, molto onestamente, se anche noi prenderemmo le stesse posizioni;

– provare a pensare che forse anche il nostro essere, visto da un punto di vista diverso possa apparire non giusto o non essere così liscio e perfetto come noi lo viviamo; 

sono tutti aspetti importanti che ci aiutano nella strada verso l’ampliamento della nostra libertà e del nostro star bene. 

Filosofie come la saggezza tolteca, il wabi sabi ed altre ancora, hanno trovato subito terreno fertile nella mia mente mettendo radici importanti , di consapevolezza, di presenza ma sempre lontane dall’estremismo, un comportamento/stato dell’essere che non comprendo e non sposo mai in quanto rigido (non modificabile), secco e dittatoriale e spesso portatore di violenza. 

Molte volte non ce ne rendiamo conto ma certi comportamenti/modi di parlare sono ormai talmente avallati che non vediamo più il pericolo che si nasconde al loro interno.  

Spesso ce ne rendiamo conto ma poi ci nascondiamo dietro una facile  scusa, continuando ad immettere violenza nell’ambiente, nell’aria, nei rapporti che fanno parte della nostra vita, inaridendo il nostro io.

Stiamo attraversando un periodo epocale, difficile , pericoloso e complesso che dovrebbe averci insegnato qualcosa di molto importante.  

Noto invece (possiamo farlo tutti …credo), che ci ha inacidito, irrigidito, spinto ancor più verso la sete di potere.

Non facciamo altro che dare gas immettere violenza nel mondo, nel nostro mondo,  sfruttando la facilità di comunicazione disponibile al giorno d’oggi. 

Post su post inneggianti a qualsiasi cosa con pensieri aggiunti verso chi non la pensa come noi. 

Parole colorite, offese, atteggiamenti dittatoriali atti ad imporre, a schiacciare, a creare un interminabile polemica sono ormai la cosa più presente nel mondo odierno trainato dai social e dai media.                    La stessa televisione, lo strumento di intrattenimento che dovrebbe allietare le serate familiari presenta ormai solo programmi fatti di polemica, persone che si urlano sopra offendendosi e cercando di schiacciare chi pone un pensiero diverso.

Tristezza, 

ogni volta che noto queste cose il sentimento che mi pervade è proprio quello, una tristezza infinita ed allora mi chiedo:

– dove pensiamo di andare agendo in questo modo ? 

– come possiamo pensare che un domani il mondo sarà migliore ? 

– quale insegnamento stiamo dando ai giovani ? 

– e come possiamo dire poi  ” ah ma i giovani d’oggi …… ” quando non siamo in grado di dargli un esempio? 

Immettiamo violenza, una violenza importante, che crea danni  importantissimi. 

Ci allontana, crea fossi sempre più grandi tra la gente, alimenta gusto di sentirsi superiori, di schiacciare gli altri, crea differenze sociali e non risolve nessun problema. 

La storia ci insegna dove e come si va a finire con la violenza, ci mostra chiaramente cosa è stato risolto impugnando le armi e quanti danni sono stati fatti alla vita umana, animale ed ambientale. 

Tutto parte sempre dalle parole, dagli atteggiamenti rigidi, dalla non volontà di adattamento, di trovare punti di incontro e di far delle prove valutandone coscienziosamente il risultato. 

Siamo  in un mondo difficile, attanagliato da problemi economici, climatici, sanitari, sbilanciamento di qualità di vita tra diversi stati e noi, dopo 2021 dalla nascita di Cristo, siamo ancora al punto di partenza, quello del potere, quello dell’essere il più forte e dell’imporre. 

Tanto poi è facile mettere a posto la coscienza ed apparire brave persone …….una donazione, un gesto, un post sui social e una pioggia di like e ci distogliamo dalla realtà, creando una bugia coscienziosa che nel giro breve sarà la nostra verità . 

Impariamo a guardarci dentro, a metterci in contatto con il nostro inconscio, lui è capace di narrarci la nostra realtà, ascoltiamolo e facciamo il primo passo.  

Difficilmente mi espongo, difficilmente dico quella ideologia è per me corretta quella no, 

faccio delle scelte, quelle che ritengo più adatte al mio essere, quelle che i permettono di essere il più tranquillo possibile, non chiudo mai le porte, perchè sono convinto che anche dall’altro capo ci sia qualcosa di giusto che forse un giorno potrebbe essere anche il mio giusto. 

Tutti abbiamo una ragione che determina le nostre scelte, raramente meritano di essere demonizzate e/o cestinate a priori,  

sono convinto che solo discutendo, tendendo la mano, abolendo qualsiasi forma di violenza si possa traghettare serenamente verso un mondo migliore. 

A tutti un radioso augurio di buone feste

Andrea Pelo di Giorgio 

Domani Arriva Sempre 

Assenza di Confini

Across Me