On Blog-air
ringrazio Linus, Nicola Savino e tutto lo staff di Radio Deejay per l’opportunità offertami e per avermi fatto sentire a casa
Tranquillo, teso , emozionato è la sensazione che provata in attesa di entrare come ospite a Deejay Chiama Italia .
Ospite atteso , già molto diverso rispetto al casuale, hai tempo di pensare , di giocare alle prove con te stesso su come dire , su cosa voler dire e perché oltre al fatto che ciò che dirai sarà sicuramente legato e guidato da una domanda che ti avranno posto , ma ….quale sarà la domanda ?
Avuto l’ok per la data lo faccio ogni qualvolta mi ritrovo solo in bicicletta e durante le mie divagazioni natatorie nella libertà del mare.
Tutto impostato nella mente ,
Una volta entrato il bianco si impossessa della tua mente , come se fosse passato uno spazzolone pulisci vetro sulla facciata del tuo cervello lavando via tutto quello che avevi messo in ordine .
Tranquillità ed emozione in fondo , la tensione scema alla svelta grazie al savoir faire della banda Deejay capace nel farti sentire subito a tuo agio e magistralmente capace di non fare sentire la differenza di ruoli ed importanza.
Se aggiungiamo poi una mio piacere nel parlare,raccontare condito da un po’ di esperienza già acquisita il gioco è fatto .
Emozionato , ma tranquillo siedo nello sgabello davanti al grande tavolo in legno chiario dello studio megaspaziale di Deejay Chiama Italia, Linus di fronte e Nicola Savino a fianco . Le spalle vengono protette da Alex Farolfi il tecnico regista-uomo dei tempi e da Matteo Curti colui che sa tutto, protetti , a loro volta (sicuramente vanno meglio ), da Karse, Sara Foresti e Alessandra Patitucci.
Di Aldo Rock ancora nessuna traccia, era l’unico dubbio che avevo , non sapevo se fossi andato in onda con lui o meno, l’unica info avuta da Linus era “più o meno alle 11,00”

Addetto alle foto Roberto Giudici che da casa alimentava , come al solito, la sua passione per Radio Deejay catturando immagini dalla web cam, cosa fra l’altro non semplice in quanto in gran parte non ancora attive (la diretta Deejay Tv inizia a settembre)
Si parte, a mio agio, tranquillamente emozionato (forse tradito da una “legger eccessiva” sudorazione ascellare) imparo subito da Linus il perché dell’assenza di Aldo che funge anche da spunto per l’introduzione alla mia presenza (professionalità!!!) usando, fra l’altro, termini lusinganti piacevoli da sentire ma che faccio sempre fatica ad affiancare alla mia figura.
NoveColli Ultratriathlon era On Air
La sensazione e la bellezza di essere seduto in quel posto a raccontare durante la, non so se trasmissione più ascoltata d’Italia ma sicuramente la più ascoltata d’Italia dalle persone che hanno qualcosa in comune con il mio essere , era fantastica e capace di dipingermi in volto uno di quei sorrisi di cui senti la bellezza dentro .
Ancor più fantastico è il fatto di aver saputo niente sulla traccia di quei minuti , sul tipo di domande che mi sarebbero state fatte e in quale modo.
Tutto a braccio, spazio alla spontaneità lasciando uscire dalla tua bocca le parole che rappresentano la tua (mia)persona che ascoltandole possano dare la possibilità di tracciare una sorta di disegno immaginario di Andrea Pelo di Giorgio .
Metto in campo tutto il mio “romagnolismo” sin dalle prime parole cercando di lasciare che sia l’aspetto simpatico il primo ad impattare nella gente .
E’ il più vero , il più io e secondo me quello che porterà maggiori vantaggi in termini di visibilità cosa molto importante sia per me, per i miei progetti che , penso, per i patner che mi appoggiano nelle mie “divagazioni” mentali e sportive.
Mi godo la presentazione di Nicola Savino che si sostituisce ad Aldo raccontando di Occhi che hanno attraversato il fuoco poi cerco di liberare nell’aria la mia essenza condita da qualche numero chilometrico ed orario , sensazioni e battute forse non proprio tecniche ma simpatiche .
Otto minuti e quaranta , eterni ma estremamente rapidi che ti lasciano dentro tanta soddisfazione e un “peccato che sia già finita”
Stacco pubblicitario , arriva Aldo , lo sento parlare fuori onda, sorrido , è così , parla con Linus con la stessa verve, enfasi.
Lo stesso modo e gli stessi vocaboli che escono dalle casse della radio …punti a favore quando scopri che un personaggio è e non fa .
Si riprende ho il permesso di rimanere in studio al posto di Matteo Curti che nel frattempo occupa lo spazio di Nicola (fuggito alla conferenza stampa di” quelli che il calcio) stazionando a soli 50 cm dalla morte (cit. Aldo Rock) .
Ascolto, guardo.
Vedo l’enfasi e i modi di Aldo che si lascia trasportare nel raccontare l’importanza del diaro e la storia di Timothy mentre di là vedo gli occhi rivolti verso l’alto di Linus che osserva un Alex Farolfi gesticolante per far rispettare i tempi .
Entra Linus che annuncia un disco
– Sono stato troppo lungo ?
– No è che se raccontavi tutta la storia l’interesse calava perché diventava lunga … la spezziamo e poi riparti
E così mentre la morte si è ormai avvicinata maggiormente ( Cit. Matteo Curti) scivola via anche lo show di
Aldo Rock col quale mi fermerò poi per una mezzoretta di fattarelli che lo hanno visto addirittura esordire nel Triathlon proprio a Cervia conoscendo personaggi anomali rimasti nella storia della mia città .
Aldo Rock col quale mi fermerò poi per una mezzoretta di fattarelli che lo hanno visto addirittura esordire nel Triathlon proprio a Cervia conoscendo personaggi anomali rimasti nella storia della mia città .
Sigla di chiusura …. è finita……. e pensare che parlerei per ore.
Ci sarebbe tanto da dire da raccontare oltre ai numeri , al tempo , ai fatti.
Il mondo nascosto, quello che ti da l’impulso, la spinta definitiva , che fa variare i battiti del cuore , correre con la mente immaginando e provando a vivere cose di cui magari non hai benché minima conoscenza .
Il gioco mentale, l’incredibile e vastissimo altopiano i cui confini sono solo frutto della tua immaginazione , in cui la volontà può modificarne spazi , colori, stivando emozioni che ti accompagneranno tutta la vita.
La voglia di mettersi in gioco, di porsi obiettivi sempre più ambiziosi trovando nella sofferenza fisica mentale una grande fonte di soddisfazione …… quante cose quante storie .
Pochi quei fantastici 8 minuti ma giusti e di questo sono estremamente contento .
Saluto , sorrido e stringo mani lasciando dietro di me la porta del Deejay building felice di aver vissuto questa emozione e speranzoso di esser riuscito a trasmettere positività a chi mi ascoltava.
Radio Deejay
One nation One station One wor(l)d …….Pelo J
Ai miei piedi e sotto al mio sedere : SCOTT
Sulla mia pelle in acqua : 2XU
Sulla mia pelle fuori dall’acqua : Skinfit
Nel mio naso : Dan Air
Dentro me: ENERVIT
…………………………………………………Nel cuore: Amref

