Squame d’amore 51° puntata – Petepesh

Squame d'amore 51° puntata - Petepesh
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La suoneria di un telefono interruppe il silenzio di quel
bianco totale violato solo da una scia di gelatinosa amarena

         
Pronto,  
rispose una voce nota ai più
         
Ricorda che questo è un consiglio , non una
minaccia.
Sai benissimo cosa devi fare ,  ….le scuse … le fuse ….la musa …la lancia  
La querela è già pronta  così come lo sono le caldarroste anche se il
freddo non è ancora venuto , anche se Mario…..Venuti   plurale maestatis .
Non tutti capirono,  ….nessuno rispose  e la minaccia si perse nel vuoto , nel bianco.
L’avvocato Cecilia disse di lasciar perdere
di spostare l’attenzione su  un evento
più importante , quello che non avrebbe cambiato la vita di nessuno  ma che forse un sorriso ed un emozione sarebbe
stato in grado di creare.
“Esco a fare 4 passi” (messaggio
promozionale) era già disponibile sul web  http://www.miraggiedizioni.it/demo/libreria-shop/libro-collana-finisterrae/esco-a-fare-4-passi-detail.html  e presto lo sarebbe
stato tale anche nelle mani dello scrittore Andrea Pelo di Giorgio  pronto ad un intensa attività di
presentazioni mirate fuoco!!!
Nessuno era presente nella blog novela , il “quadro”  era sempre lo stesso , bianco latte.
Eppure la voce si era sentita chiaramente,  …..la sua, 
ma ……da dove veniva ?
Perché si nascondeva ?
Chi era il minacciatore?
47×56 ?
Radice quadrata ?
Giochiamo a
Nascondino ?
Tana libera tutti 
disse pronto l’uomo dalla pelle bianco latte  furbamente mimetizzatosi nel bianco tenendo
gli occhi chiusi .
         
Ho vinto , ho vinto io  …..del resto è sempre così , il 95% delle
volte sono sul podio.
poi d’improvviso  ……..PETEPESH!!!
 
         
Ma che rumore è Petepesh ?  Chi lo ha inventato  e in quali occasioni viene prodotto ?  chiese il pubblico pagante  incerto di essere presente o meno  a causa di una perdita di memoria dello
scrittore stesso.
Nessuno rispose con certezza, neanche Wikipedia , che tutto
sa.

Una lontana leggenda, trovata su una figurina nascosta in
una  confezione di Bio Presto “Non esiste
lo sporco impossibile”  (confezione
famiglia)  attribuisce al rumore origini
Turche laddove, nella lontana Istambul  e
più precisamente nel nuovo quartiere orientale 
due ignari personaggi  Italici li
approdati per esigenze di lavoroferie 
mettendoci più tempo a raggiungere l’hotel in taxy dall’aeroporto
rispetto a quanto impiegato nel viaggio volante , stanchi  di 
stare seduti in un esemplare di Fiat Punto col terzo volume dietro  esclamarono la fantomatica parola
trasferendone il concetto nei suo più intimo significato al Taxista del caso.
Abbandonati in mezzo al traffico ed assaliti nell’ordine da
venditori di : acqua in bottiglietta, giubottini smanicati per bimbi, fiori,
ciambella a pile ( non duracel€, a pile …una sull’altra insomma) banane,
balenotteri gonfiabili , drag queen , 
corssi di ortopedia on street, 
elefanti domestici, palline con ciclisti turchi + dodici uova
fresche,  raggiunsero piedimano il previsto
hotel  nel breve periodo di 10
minuti  cosa che non bastarono al taxista
per uscire dal traffico  pomeridiano
notturno e mattiniero.
Istambul ………il traffico , ….. proprio come a Palermo

  
Era tutta una supposizione , 
tutto un qui quo qua , lui , Elvezio si trovava ad Istambul  e non era solo ma in dolce compagnia.
Lei diceva Petepesh , 
al momento solo quello ma, lui, era contento lo stesso  e se la teneva ben stretta godendosi il suo
sorriso ed il suo modo di essere che di per se era un verbo intransitivo noto a
tutti per la sua flessibilità di coniugazione ….e con la grammatica siamo a
posto . 
“Risorto” dalle “ceneri” del ghiacciolo all’amarena Elvezio,
vista la situazione assai tragica di via delle Ginestre aveva  preso al volo il volo del mattino per
Istambul deludendo un po’ Fabio  che per
un attimo aveva creduto  nel mantenimento
dell’ascolto.
Non c’era tempo quel giorno per sintonizzare su radio
Deejay,  era in gioco la vita, il continuo
della blog novela  appuntamento  cazzone catabolizzatore di menti insane e
creatori di mostri  per un futuro
migliore con magari meno tasse,  magna
magna ed eventi enogastronomici del giorno d’oggi.
C’è un retrogusto di scarico della Fiat 127 in questo rosso
d’annata esclamò l’esperto prima di venire abbattuto dal plotone d’esecuzione
delle Sturmtruppen. 
Era fuggito dalla porta dello sgabuzzino  che per un attimo si era permessa di emulare
le originali e magiche porte della fu Casa Elvezio  …… il destino .
Doveva andare così , Elvezio non meritava di morire  se non altro per i pubblico pagante ed anche
per non interrompere una storia arrivata ormai alla 51° puntata con il vanto
unico al mondo di non aver in fondo espresso un cazzo 🙂 
Si erano conosciuti 
li fuori da Cervia (il trasferimento della porta arrivava al semaforo
della statale adriatica) , lui fuggiva di corsa,  lei era ferma al semaforo a bordo della sua
auto geometrica il cui volume era basexaltezzax3.14 , così gli aveva detto il
concessionario errando (lato x lato x lato) .
Lui le chiese un passaggio, 
lei rispose Petepesh , lui disse cosa? , lei ridisse petepesh ,  lui 
….tacque un istante prima di aggiunger e ho capito sei una putana
dell’est, lei gli diede un ceffone a mano aperta, lui disse “devo aver sbagliato
qualcosa” ,  lei disse petepesh
ripetendolo di continuo fino 
all’aeroporto internazionale di Zadina.
Parcheggiò  nelle
righe verdi dipinte storte,  scese
dall’auto  e  ripetè guardandolo dritto negli occhi 
“petepesh”.
Lui , con un evidente 5 in faccia, rispose ripetendo la
stessa parola …..5 minuti dopo l’aereo rollava sulla pista  innalzandosi poco prima della rotonda
famosa  per aver dato i natali poco dopo
…il 6 gennaio …. ad una coppia di giovincelli che cambiarono le sorti del mondo
circostante.
La news del suo ritorno 
fu comunicata dallo stesso protagonista  tweettando la sigla ECB ( “Elvezio come
back”) sfruttando il personale  account  @elvezio_blognovela
attualmente seguito da un numero di follower diverso da zero minore di 3 non
pari  ….come il portiere  ma non quello dell’albergo .
L’atterraggio nella rinomata città Turca , della quale non
verrà divulgato il nome per questioni di sicurezza, fu puntuale come un orologio
svizzero  dopo  appena 
2 ore 45 di volo  durante il quale
la coppia ebbe a fortuna di poter gustare un menù a base di pesce appena
pescato fatta esclusione di anguille a causa di  un permesso non accordato dal professore
biologo escatologo ginecologo enologo Oliver Mordenti.
Il Galatassary giocava in casa. 
Fatt’eccezione per la lingua turca assolutamente non
conosciuta, quella inglese conosciuta a livelli di “the peni is on the
table,  il clima freddo opposto al loro
abbigliamento estivo , l’assoluta mancanza di denaro e den arrow  la situazione non era malvagia e  definita , da Elvezio ,sotto controllo.
Petepesh  si
limitava  ad osservare la situazione
ripetendo di tanto in tanto il suo nome 
o presunto tale.
Sicuri di quanto citato 
con fare tranquillo ed al di sopra di ogni sospetto la coppia si appropinquiva
all’uscita usufruendo del nuovi passaporti elettronici che permettono di
azionare una stufa elettrica qual’ora ce ne fosse bisogno piuttosto che
asciugarsi i capelli  anche in
luoghi   nei quali di norma non è consigliato,esempio in un bicchiere d’acqua , piuttosto  che
tagliarsi la barba comodamente  seduto in
sala d’aspetto ma solo se a fianco c’è una persona alla quale “schizzare”  tutti i piccoli peli recisi .

Ma come al solito quando tutto sembra aver preso la giusta
via il belzebù si dimostra volenteroso nel voler mettere la coda .

Carmelo Rossi , padre di famiglia ( 3 bimbi e mezzo), vedovo
da 5 anni ma ancora in compagnia in quanto afflitto da una forma di perversione
Necrofila,  di
professione operario specializzato nel timbrare il cartellino puntualmente
dalle 7.57 alle 7.58 mai sgarrato una volta e mai fatto un giorno di malattia,
permesso ed ancora a credito di ferie 
era stato licenziato per  mancanza
di eternith  da somministrare alla forza
lavoro senza il beneficio della cassa integrazione  ne quello della disoccupazione statale , ed
addirittura quello  di  al contadino non far sapere quant’è buono il
formaggio con le pere .
In preda alla disperazione assoluta, d’altronde la moglie
non lavorava e non faceva neanche le pulizie in casa , trovò,  dopo aver avuto l’opportnità di non scegliere,
 lavoro alla belzebù srl e proprio in
quel giorno era di turno al controllo passaporti.

Lo stop fu perentorio.
         
Portate qualcosa ?    chiese ad entrambi
         
Niente da dichiarare. Rispose Elvezio
         
Petepesh 
rispose Petepesh
         
Si fermi lì per favore . ordinò la guardia
Il gelo non scese da nessuna parte , non ve n’era nessun
motivo.

Dopo la perquisizione, durante la quale il Carmelo Rossi ne
approfitto più volte per sfiorare la ragazza, 
la guardia chiese gentilmente  di
vuotare le tasche. 
Indossava pantaloni Eta Beta , corto nella gamba, vita bassa e piccola tasca anteriore nella quale erano celate giusto 
– una ragnatela ingoplata
– due spicci in velluto europeo valuta asiatica
– un ragno ottozampe ottomano
– la pasta coi fagioli già impiattata e servita per sei 
– la speranza ancora viva 
– un aeroporto
– una foto della mamma 
– una foto di Al Bano con la mamma ma non di Al Bano 
– “Esco a fare 4 passi” di Andrea Pelo di Giorgio 
– Una casa pignorata già venduta 
– Il viale del tramonto quando vige l’ora legale 
– gli amici di famiglia
– due delitti irrisolti
– le parole che non ti ho detto 
– gli insulti che ti ho detto 
– la carne ai ferri numero 14
– un laffo di terreno con la pertinenza impertinente
– l’ascolto gratuito di un audio libro a scelta di illo
– 3 cavatapi
– 4 bottiglie di vino 
– l’estro in pillole 
– il corso di apripista senza chiavi
– uno due tre stella e strega comanda colori 
– la confezione intascabile del parlamento turco 
– un kalashnicov armato 
– uno disarmato con le mani in alto 
– un grappolo d’uva
– uno di bombe a mano 
– armi q.b
– i missili terra aria 
– il fasciclo nr.01 dell’enciclopedia “come fare attentati e stragi in Turchia passando inosservati fischiettando il ballo del qua qua .
La pistola del Rossi uscì immediatamente dalla fondina di fonduta puntando la testa di Petepesh  che rimase ferma allibita giocando con le dita all’eremita e alla vita di De mita.
Entrambi furono ammanettati ad un plinto di cemento posizionato sul nastro bagagli nr. quarantatredici e fatti girare con il berretto di “somaro” fino all’arrivo della polizia internazionale che si presentò in completa tenuta nerazzurra non prima di 3 ore almeno . 
Qualcuno aveva approfittato della sua, e di Elvezio, durmia durante il volo aereo per nasconderle le armitudini nella tasca.
I sospetti caddero subito su di quell’uomo lui  indossante una tuta da ginnastica modello mercatone scarso  sostante, in quel preciso momento, proprio davanti al nastro bagagli. 
Corporatura a doppia piramide  a specchio la cui base era rappresentata dalla vita. Viso alla Berto di Natalino Balasso.con aggiunta di occhiali sporchi più
176 voli alle spalle nel solo 2014 , 15.094,3 tic al minuto sparsi in ogni parte del corpo, un ansia importante nascondevano, in realtà, uno spietato e temibile trafficante d’armi agente sulla bisettrice internazionale del guerrafondaismo.
Sorriso beffardo davanti al nastro attendendo il passaggio della coppia incatenata, fermo, immobile, almeno così appariva all’occhio umano, 
30 minuti di osservazione immobile con un sorriso da faccia di culo stampato sul viso prima di sparire nel nulla proprio  concomitante all’arrivo della polizia locale annunciata dal classico dispositivo acustico “suono rotto” copiato dai colleghi americani.
Elvezio e Petepesh vengono caricati sul cellulare turco, pur senza aumentare il traffico disponibile diminuendo però lo spazio di alcuni GB e trasportati nella più lontana stazione di polizia nella quale stavano registrando il reality “un giorno in galera o forse più” .
I concorrenti, selezionati dal gran capo turco Basettoni-turco, non potevano opporsi, non potevano comunicare con qualcuno, non potevano difendersi, non potevano scoreggiare, ne mangiare i prodotti Mulino Bianco prodotti personalmente da Antonio Banderas pena l’esclusione dalla finalissima.
Lingua ufficiale : dialetto stretto turco  con sottotitoli alla pagina 777 del digitale terrestre funzionante solo nel caso di doppio apparecchio TV . 
Furono seduti ed interrogati a fondo  per circa mezz’ora a testa 
Turco 0
Matematica Turca 0
Storia Turca 0 
Religione Turca 0 
Ginnastica Turca 0
Pagelle poco gratificanti sia per Elvezio che per la signorina Petepesh che ora avevano il serio problema di come farla firmare al genitore senza prendere due ceffoni. 
Passo successivo  impronte digitali, fotografie davanti alla parete a righe bianco-nere  seguite dalla lettura imputazioni + due pagine di famiglia cristiana turca.
La parola alla difesa non venne mai data.
Ore dopo a scelta la giuria espresse il verdetto  unilaterale.
COLPEVOLI !!!

Un applauso scrosciante copriva le parole del presentatore ed i titoli di coda erano già pronti a far la loro entrata in area tribunalizia mentre i poliziotti turchi invitavano la coppia a lasciare gli effetti personali nella cassetta di insicurezza del penitenziario. 
….. un ragno ottozampe ottomano ….una mitragliatrice a nastro  e ……PATLAK !!! escalmò Petepesh imbracciandola e puntandola contro tutti .

– Patlak ? chiese Elvezio 
– Patlak?  chiesero gli altri 
– Patlack ??? si chiese Andrea Pelo di Giorgio

FINE CINQUANTUNESIMA PUNTATA