Credo sia difficile, impossibile, non soffermarsi (almeno un attimo) a pensare quando ci troviamo tra i piedi, in spiaggia, al mare, al parco, in città piuttosto che in nel pieno della natura, rifiuti di ogni genere.
Difficile non pensare che quei rifiuti si trovano lì perchè siamo “noi” che li abbiamo gettati, abbandonati, con noncuranza o menefreghismo assoluto.
Abbiamo il dovere di dare voce a quel pensiero che si crea automaticamente (almeno si dovrebbe creare) ogni qualvolta ci rendiamo conto e abbiamo il dovere di assumerci la responsabilità di tutto questo.
Parlando con un amico, qualche giorno fa, discutendo i perchè della mia prossima avventura Across Me, mi sono sentito dire che sono vittima del sistema.
Tradotto in poche parole:
– “loro” ti fanno sentire in colpa e tu lo fai, …..ti senti in colpa e ti comporti di conseguenza. Raccogli la plastica in spiaggia, ti dai da fare per supportare un associazione per espiare le tue colpe che non sono le tue ma bensì le loro che producono inquinano e se ne fregano di tutto pensando solo al proprio interesse economico.
– Cosa pensi che conti il mio piccolo da fare quando sono loro che stanno distruggendo la terra ?
– Vero, ho risposto, sono d’accordo, il problema è sicuramente a monte e noi siamo infinitamente piccoli, però abbiamo due grandi certezze ed un’altrettanto grande opportunità.
1 – La volontà/piacere di preservare (così come si fa con un opera d’arte) Madre Natura e la consapevolezza che la via da intraprendere è a senso unico.
2 – Il numero che siamo.
Avete mai pensato che questa è anche una grandissima opportunità ?
Siamo talmente tanti che nemmeno in una fotografia immaginaria riusciremmo a starci tutti, talmente tanti che possiamo muovere le cose, cambiare le abitudini .
Proviamo a pensare se tutti agissimo a protezione dell’ambiente solo con piccoli gesti, immaginiamo quante cose potrebbero cambiare.
Ho imparato che l’economia gira attraverso un offerta creata in base alla domanda susseguente ad una comunicazione mirata ed emozionale appositamente studiata per creare un’esigenza tramutabile poi in domanda.
E’ una semplice equazione, … e se imparassimo a variare i nostri acquisti lasciando nello scaffale prodotti la cui produzione è contraria all’etica di protezione della natura ?
Non varierebbe anche la produzione ?
Un esempio semplice potrebbe essere l’acqua e/o alcune bibite.
Se nella nostra scelta optassimo per soluzioni eco compatibili o nel caso dell’acqua sfruttassimo maggiormente l’acquedotto;
se smettessimo di bere l’amatissima Coca Cola, per fare un esempio, dalla bottiglia di plastica richiedendo il vetro non pensate che le fabbriche, trovandosi bottiglie di plastica invendute, cambierebbero direzione ?
Serve un minimo sforzo, impegno,
serve pensarci prima
serve l’essere disposti a rinunciare a qualche comodità ed abbracciare l’economia della sufficienza a discapito di quella dello spreco.
Quante volte gettiamo o pensioniamo cose che vanno ancora bene dimenticando che ogni processo di produzione crea inquinamento ?
Pensiamoci !!!
Pensiamoci una volta in più e proviamo ad agire ascoltando la coscienza,
solo così potremmo invertire la tendenza.
E’ una grande opportunità quella che ci sta guardando, un opportunità che ci farà sentire migliori e ci farà stare bene .
Inneschiamo il movimento, facciamolo divenire il nostro modus operandi e facciamoci vedere quando facciamo azioni a protezione di madre natura , i mezzi non mancano di sicuro e, statene certi, che se credete in quello che fate tantissime persone vi seguiranno e diranno grazie.
ASSUMIAMOCI LA RESPONSABILITA’ .
Se continuiamo a pensare di essere solo uno e “TANTO SE NON LO FACCIO IO LO FARANNO GLI ALTRI” le cose non cambieranno mai e la distruzione continuerà imperterrita.
Aggiungo una nota a queste mie poche righe nata dopo la visione del DocuFilm Seaspiraccy disponibile sulla piattaforma Netflix.
La conoscenza vera e dolorosa di alcuni aspetti comportamentali che accadono sistematicamente, (ostentazione nel passare sopra e distruggere il mondo nel nome dell’economia dello spreco, calpestando ogni diritto delle specie animali/umana con sotterfugi che fanno rabbrividire), è sicuramente l’arma più potente verso il nostro primo passo.
Il mio consiglio è di guardarlo con attenzione, nessun dibattito su veganesimo, mondo vegetariano, onnivoro o altro, per carità,
.solo la considerazione consapevole che UN PO’ DI MENO cambierebbe già la faccia del mondo.
Domani è il giorno del tuo primo passo ,
BRAVO ….. mi complimento con te.
Andrea Pelo di Giorgio
Domani Arriva Sempre



