“Vacanze” di Andrea Pelo di Giorgio . Da Inbici di Luglio.

"Vacanze" di Andrea Pelo di Giorgio . Da Inbici di Luglio.

Fruscio del vento , rumore delle ruote sul manto stradale,
 il tuo pensiero , la
tua voce, forse quella di qualche amico 
il rumore della vita che circonda il tuo passaggio , il
vociare delle persone , la natura, 
l’infrangersi delle onde sulla battigia , la fresca e tersa aria di
montagna   
è la colonna sonora che avvolgerà giornalmente il tuo magico
silenzio, i tuoi pensieri  , che scandirà
il passar del tempo della tua fantastica e unica vacanza in bicicletta.
Non sono certamente qui a scrivere che è la vacanza migliore
che si possa fare , no , troppi  i modi
di farle  e, a seconda del momento, ogni
tipo di esse può sembrare il più bello.
Sicuramente , e questo lo posso sottoscrivere, è una vacanza
che ti regalerà tanto in fattori di emozioni , che regalerà splendide
sensazioni , compresa quella di essere riuscito a farla (sebbene non siano
assolutamente proibitive) che ti donerà una piccola dose di fierezza personale
.
Un clacson  suona :
GO !  GO! GO!  GRANDE!!! 
La tua mano si stacca dal manubrio  , un cenno che ringrazia e saluta   mentre senti dentro  la piacevole e sana emozione, niente di male,
di essere  “invidiato”  perché il tuo modo di fare la vacanza piace
ed  è nei sogni di molti.
Un sorriso riempirà il tuo volto  ad ogni qualvolta qualcuno ti inciterà, si
informerà su quello che stai facendo , su dove stai andando sul come e perché
l’ hai scelta
Osservi, selezioni  le
immagini ….. quanti piccoli particolari coloriti, angoli di paesaggi, sprazzi
di natura , modi di vivere, 
personaggi  e  cartelli locali , passano di sfuggita sotto
ai nostri occhi nel corso di una vacanza in auto o con altri mezzi veloci.
Da un viaggio in bicicletta 
tornerai sicuramente con un bagaglio di immagini , di scene talmente
immenso che ci servirebbe un estensione di memoria per contenerle tutte .
Probabilmente sarà il tuo spirito libero (magari solo di
quel momento) a farti propendere per questa scelta  lontana dagli schemi usuali.
Niente fretta , 
niente tempi imposti , il piacere di sentire i giorni passare su di te
…..  di conquistarli con la propria  forza e “fatica”  che in fondo non sarà tale,  sarà diversa, piacevole, profonda, intensa.
Scegliere il luogo adatto al proprio gusto e verificare il
come raggiungerlo sarà sicuramente il primo passo (se non è vicino  raggiungerlo in bicicletta comporterebbe
giorni di viaggio e la possibilità di non avere il tempo per esplorarlo tutto –
le ferie sono sempre poche) .
Nel nostro paese la rete ferroviaria non soddisfa molto le
esigenze dei viaggiatori in bicicletta . Il trasporto di queste , in
effetti,  è presente  solo nei treni regionali cosa che rende
difficile gli spostamenti   oltre che
renderli interminabili.  L’auto,  quindi, il più delle volte risulta ancora il
mezzo più usato per il raggiungimento del luogo di partenza o dei
porti/aeroporti  nel caso si decida di
viaggiare paesi lontani.
Tecnicamente dal punto X (parcheggio di quest’ultima )
inizierà la vera vacanza .
Cosa serve?     
Non tanto in realtà .
La volontà di vivere un esperienza fuori dal comune e
lontana dalla comoda vacanza in un villaggio all inclusive.
 Una bicicletta (bici
da viaggio/turismo ma va bene anche una MTB 
possibilmente  con  copertoni 
da strada)  dotata di cambio  con rapporti molto agili (consigliata la
moltiplica tripla)
 Un kit di portapacchi
posteriori/anteriori  al quale andranno
applicate borse laterali, più o meno grandi a seconda di quanto si decide di
stare via e della stagione in cui si viaggia , 
o un appendice al traino (ultimamente molto sfruttate) ;
la capacità di portarsi dietro l’indispensabile, non il
superfluo ( tutto ciò che è in più peserà comunque sulla nostra pedalata) e di
adattarsi è una qualità molto importante per questo tipo di esperienze
Cartine dettagliate dei posti che si intende visitare e un
conto almeno approssimativo del chilometraggio che si intende percorrere.
Mentre risulta importante il saper dove andare  non è importantissimo organizzare le tappe
con una precisione estrema. E’ sempre meglio rimanere un po’ larghi con i
tempi  in quanto le variabili che possono
rallentare le marcia possono essere all’ordine del giorno (condizioni meteo
avverse, passaggi impegnativi non previsti, voglia di rimanere una mattina al
mare per godersi un posto particolarmente incantevole , problemi tecnici ecc. ecc.).
Avendo tempo  a
disposizione ci si potrà godere a tutti gli effetti la vacanza, gustandosi il
piacere di pedalare, di assaporare la bellezza nel varcare territori nuovi
sulle due ruote  e di gustarsi il
territorio soddisfando la curiosità di visitare le città, di scoprire i  piccoli paesini con la loro vita ancora di
qualche decennio fa, piuttosto che godersi il mare o il paesaggio montano.
15/20 kg  circa sarà
il peso del carico che appoggerai sulla bicicletta,  un paio di tenute da pedalare, qualche
ricambio per la sera,  un po di
biancheria, un telo o due  da bagno
,  tenda e sacco a pelo, ricambi per
l’emergenza bici , un minimo di pronto soccorso, un materassino per dormire un
po più comodi ….. insomma non tanto, non troppo . Il giusto .
Il resto lo farà lo spirito di adattamento,  magari i panni non saranno sempre i più lindi
ma , specialmente in estate  se il tempo
non è tiranno , lavare è un attimo …… 
asciugare…..  le reti che coprono
il bagaglio mentre pedali sotto il sole sono ottimi stendi panni .
Anche per chi non è un grande pedalatore affrontare una
vacanza del genere non sarà assolutamente traumatico.  Pedalando a piccole tappe, tra una sosta e
l’altra,  di 20-30 km  ci si accorgerà arrivati a sera di avere
immagazzinato  una cospicua cifra di
chilometri.
Per quanto sarà bello il pedalare  tanto saranno belle anche le pause  capaci di regalarci  un refrigerante  rinfresco a base di gelato, coca cola, un
pranzo . Un bagno nelle acque fresche(magari trasparenti) del mare che siamo
costeggiando ,  un pisolino distesi nella
spiaggia piuttosto che sotto lì’ombra di un albero.
Sarà un po’ come un corrersi dietro , due cose complementari
che ti faranno volare via la giornata e i chilometri  molto velocemente  fino all’arrivo serale ,  alla decisione del  “ci fermiamo qui”.
La ricerca del campeggio, o anche dell’albergo ogni
tanto  per garantirsi un riposo
comodo.  Il tempo di sistemare le cose
prima di concedersi una doccia fresca e restaurante che ti preparerà ad
affrontare la serata  passeggiando per il
paese raggiunto e mangiando in qualche ristorante locale .
Difficilmente le serate si protrarranno a lungo, rara è la
serata di pazza gioia in discoteca o di “vita pura” , anche perché il fisico
chiederà un po’ di riposo e noi saremo lieti di donarglielo.
Naturalmente c’è anche il rischio , specialmente in periodi
di alta stagione, di non trovare posto libero per dormire e allora
probabilmente la tenda si pianterà in un prato o al mare o forse rimarrà nelle
borse della bicicletta mentre voi dormirete sotto alla luce della luna nel
vostro sacco a pelo. Qualche scomodità in più , forse quel giorno non troppo
puliti ( in zone di mare una doccia si trova sempre) ma in fondo sarà un
emozione in più che ci rimarrà dentro. 
L’arrivo alla destinazione finale sarà una piccola vittoria,  ti 
farà dire “finalmente mi riposo” 
ma  ti lascerà quel vuoto , “quell’assenza
di libertà” che nel rientro alla vita comune. Ti farà ripensare a:
         
Quella volta che hai chiesto un indicazione al
bar centrale di  un piccolo paese e si
sono radunati tutti i vecchietti per dire la propria ; 
         
quella volta che vedendoti arrivare in cima alla
salita stanchi , sudati e carichi   ti
hanno offerto da bere perché  :  non avevo mai conosciuto dei “pazzi” del
genere J
         
quella volta che “adesso voi andate in quella
cabina lì , vi fate una doccia, vi riposate e quando il traghetto attracca vi
vengo a svegliare io
Quante volte si possono raccontare .
Respira il mondo , 
INBICI è bello!!!
MAGARI PER QUESTO
SOTTO GLI TROVATE UN BUCO INFORMATIVO